Mobilità, Pd: Governo nega fondi a Roma, romani non paghino di più – askanews.it

Mobilità, Pd: Governo nega fondi a Roma, romani non paghino di più

Baglio-Zannola(Pd): no aumenti per negligenza del Governo
Feb 14, 2024

Roma, 14 feb. (askanews) – “E’ incomprensibile la bocciatura da parte del governo delle risoluzioni che chiedevano di destinare a Roma 100 milioni di fondi aggiuntivi per il trasporto pubblico adeguandoli alle necessità della Capitale. Condividiamo a pieno le parole dell’assessore Patanè che ha rivendicato la specificità di Roma: maggiore estensione di tutte le città italiane, Milano compresa, e della sua periferia, il ruolo internazionale, le manifestazioni nazionali, i chilometri di servizio da recuperare. Siamo anche d’accordo con la possibilità di ridurre il costo degli abbonamenti annuali per i residenti, con agevolazioni che siano percepibili dalle famiglie, seguendo la linea di promozione della mobilità sostenibile per tutti che abbiamo intrapreso dall’avvio della consiliatura, a cominciare dalla tariffa speciale per under 19 che ha riscosso grande successo. Tuttavia i cittadini romani non devono pagare di più per la negligenza del governo nazionale”. Lo dichiarano la capogruppo del Partito democratico in Campidoglio Valeria Baglio e il presidente della commissione capitolina Mobilità Giovanni Zannola.

“Si seguano altre formule – chiedono i consiglieri Pd – che non prevedano l’aumento del biglietto per i romani, anche alla luce delle valutazioni e simulazioni sugli straordinari flussi turistici che hanno premiato Roma in questi ultimi mesi. Molte città, italiane ed europee, differenziano da tempo i prezzi del trasporto pubblico tra residenti, turisti e non residenti pendolari. Sarebbe una misura di buon senso, in linea con la promozione del trasporto pubblico che abbiamo previsto nel Contratto di servizio di Atac. Dobbiamo incoraggiare la mobilità sostenibile, estendendo le agevolazioni”.

“Per questo – annunciano i consiglieri – presenteremo in Aula una mozione, con un indirizzo comune a valutare costi e incassi recuperati differenziando i prezzi in tre fasce diverse, per turisti, per non residenti, lasciando inalterati quelli per i residenti. Ai romani, alle prese con cantieri utili alla città e con le maggiori presenze per il Giubileo, non vogliamo e non possiamo chiedere di pagare di più il Bit perché il governo è sordo e indifferente alle esigenze della Capitale”, concludono.