Roma, 13 feb. (askanews) – In “Romeo è Giulietta” Giovanni Veronesi racconta il dietro le quinte del mondo del teatro e fa interpretare da una donna, Pilar Fogliati, il rampollo dei Montecchi. In questa commedia sentimentale nei cinema dal 14 febbraio un regista egoico e spietato interpretato da Sergio Castellitto dopo aver maltrattato tanti giovani attori sceglie una giovane interprete che per ripicca e disperazione si traveste da uomo, mentre il suo fidanzato, Domenico Diele, viene selezionato per il ruolo di Mercuzio. Fogliati è la cosceneggiatrice del film di Veronesi e racconta un po’ la sua generazione.
“Questi trentenni che non riescono veramente ad avere il coraggio di buttarsi, che stanno cercando un po’ un’identità, che sbattono un po’ la testa a destra e sinistra, che ogni tanto non sono coraggiosissimi a buttarsi. Quello è stato sicuramente uno degli obiettivi per raccontare quel sottobosco di precariato che c’è nell’arte, di paure, di fallimento e quindi poi riprovarci”.
Veronesi e Pilati avevano già lavorato insieme alla sceneggiatura di “Romantiche” e di lei il regista oggi dice: “E’ veramente leggera quando affronta dei temi importanti: la leggerezza e la morbidezza è una di quelle cose che un autore deve sempre tener presente”.
Meno generoso con i suoi giovani attori è il regista interpretato nel film da Castellitto, che a proposito di uomini di cinema despoti dice: “Ho conosciuto la spietatezza e sono felice di non esserlo mai diventato”.