Roma, 13 feb. (askanews) – Ogni anno nel mondo nascono 2 milioni di bambini malati di cuore, 1 milione e 500mila di loro non ha speranza di vita perché nasce in Paesi poveri o in guerra. A fare la differenza tra la vita e la morte per tanti piccoli cardiopatici è il luogo di nascita. Nei Paesi ricchi – Europa e Nord America – le cardiopatie congenite sono per lo più diagnosticate in gravidanza e trattate chirurgicamente già in età neonatale, nei Paesi in difficoltà manca l’assistenza sanitaria necessaria per curarli adeguatamente. La carenza di personale medico qualificato è una delle problematiche più gravi e complesse di questa emergenza sociale. La formazione di giovani medici è quindi un’assoluta priorità per i Paesi più poveri. Con questa consapevolezza, l’associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo – A.I.C.I Onlus, che opera dal 1993 per curare i piccoli nati nelle aree più difficili del pianeta e per formare medici e operatori sanitari, dall’11 febbraio al 3 marzo avvia la campagna di raccolta fondi #DONAUNCUORE con numero solidale: 45587. Il ricavato sostiene il Progetto Æsculapius di alta formazione cardiochirurgica, cardiologica ed ecocardiografica pediatrica, un training formativo tra i più all’avanguardia sia in Italia sia a livello internazionale. Nella cardiochirurgia e nella cardiologia interventistica, il training è lo strumento principale per imparare: il Progetto Æsculapius di alta formazione ha come finalità quella di preparare in due anni 120 giovani cardiochirurghi e cardiologi provenienti da Paesi emergenti e in via di sviluppo mediante l’organizzazione di innovativi corsi di tecnica chirurgica e di ecocardiografia pediatrica. Per concentrare i tempi di apprendimento, il professor Alessandro Frigiola – direttore dell’Area di Cardiochirurgia Pediatrica e del Congenito Adulto all’I.R.C.C.S. Policlinico San Donato e Presidente di Bambini Cardiopatici nel mondo – ha ideato, in particolare per i cardiochirurghi, un progetto pionieristico di training e simulazione con l’uso di cuori in stampa 3D delle varie patologie cardiache.
“La carenza di dottori e il basso livello professionale stanno rendendo sempre più fragili i sistemi sanitari – afferma Frigiola – oggi la tecnologia è fondamentale per curare e ottenere risultati e per poterla usare abbiamo bisogno di giovani dottori qualificati. Per diventare cardiochirurghi infantili ci vuole molto tempo e molta formazione, che di solito varia tra i 6 e i 18 anni. Per abbreviare queste tempistiche, possiamo avvalerci della formazione tramite simulazione. Essa permette di fare grandi progressi in breve tempo esercitandosi su modelli in cuori di stampa 3D come su pazienti veri. Solo avendo dottori e personale sanitario più preparati potremo davvero ridurre gli errori, le complicazioni e riusciremo a fare la differenza, salvando molti più bambini con cardiopatie congenite”. I cuori in 3D, stampati con un’innovativa materia plastica che riproduce nel modo più fedele possibile il tessuto cardiaco, consentono ai cardiochirurghi di esercitarsi un numero potenzialmente infinito di volte per migliorare la propria tecnica operatoria. Inoltre hanno il vantaggio di poter essere prodotti in grandezze differenti, a seconda dell’età dell’ipotetico paziente, ricreando le reali patologie che i cardiochirurghi dovranno curare nel corso della loro vita professionale. Oltre al training per i cardiochirurghi, il Progetto Æsculapius prevede anche sessioni dedicate a cardiologi pediatri per insegnare loro le tecniche più avanzate di ecocardiografia pediatrica e neonatale per la diagnosi corretta e precoce delle cardiopatie congenite. In questo caso la sessione pratica della formazione si avvale di un manichino di un neonato che serve per effettuare scansioni ecografiche ultra realistiche, accurate e ad alta fedeltà. La formazione rivolta ai giovani medici si svolge nell’arco di cinque giorni per i cardiochirurghi e di tre per i cardiologi pediatri all’interno del Training Center dell’I.R.C.C.S. Policlinico San Donato. Bambini Cardiopatici nel Mondo sostiene anche tutte le spese di vitto, alloggio e trasferimento dai Paesi di provenienza.