Roma, 12 feb. (askanews) – “A Matera al Forum del Turismo ho ribadito che sui paesi c’è il rischio di reiterare nell’errore. Ovvero, come sul bando del Pnrr che sta spendendo male 1 miliardo di euro per ‘borghi turistici e culturali’, con una miopia eccessiva e una grave distorsione della realtà, dobbiamo evitare di fare dei paesi dei luoghi magici di mera destinazione turistica. Per evitarlo occorre puntare sulle comunità che li vivono, non finte o con i costumi tipici, non riserve come per gli indiani che andiamo a fotografare per mero folclore. Per esserci il turismo deve esserci la comunità. Associazioni, bar, negozi, piazze. E servizi, diritti di cittadinanza, scuole, trasporti, sanità. Prima di tutto per chi ci vive”. Così Marco Bussone, presidente nazionale Uncem.
“L’ho detto anche con forza oggi anche a Trenitalia e RFI, affinché investano, e alle Regioni affinché credano non tanto a fantomatici piani per le aree interne, quanto a strumenti per consentire la vita in quei paesi, delle Alpi e degli Appennini. Deve cambiare il paradigma. In nome di crescenti flussi turistici, rischiamo di rendere i paesi sempre più vuoti ma ottime destinazioni nelle quali arrivare da tutto il mondo. Va tutto bene? Tutti contenti? Non è questa l’Italia dei territori che Uncem e i Sindaci vogliono”, ha aggiunto.
“Ho citato a Matera il modello, anche per organizzare flussi e relazioni, delle Comunità montane, che ha 50anni in Italia e molte Regioni in Italia hanno distrutto. Erano luoghi di perequazione fiscale e di programmazione. Che, guarda un po’, anche i Comuni del mare vorrebbero, con ‘Comunità marine’ che il ‘G20 delle spiagge’, guidato dalla Sindaca di Cavallino-Treporti ha auspicato addirittura in una proposta di legge nazionale. Noi apriamo con loro, con i Comuni costieri, un percorso di lavoro politico. Per dire cosa sono le comunità, cosa sono i paesi tutto l’anno, per fare turismo che esca dai muri delle realtà amministrative singole, evitando i municipalismi, chiedendo al Paese anche di fare un percorso nel riconoscere ‘popolazione equivalente’ e giustizia fiscale, nonché organizzativa dei servizi e gestionale, per i Comuni a vocazione turistica. Che senza i Comuni vicini, meno forti turisticamente, poco possono da soli e viceversa. Riconosciamo tutti un turismo, i ‘paesi del NOI’ che superano IO e individualismi dei borghi”, ha detto ancora Bussone.