Roma, 12 feb. (askanews) – Palestinesi osservano gli ingenti danni provocati dagli attacchi aerei israeliani nella notte nel quartiere di al-Shaboura, nella città di Rafah a Sud della Striscia di Gaza. Si scava tra le macerie in cerca di corpi.
Almeno 67 persone sono rimaste uccise secondo il ministero della Sanità dell’enclave palestinese governata dal movimento estremista Hamas. Un bilancio più basso rispetto a quello
fornito inizialmente da fonti di Hamas, confermato
dalla Mezzaluna rossa palestinese, di oltre 100 morti.
Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno affermato di aver effettuato degli attacchi su “obiettivi terroristici”.
Inoltre, nel corso di un’operazione speciale a Rafah, Israele ha liberato due degli ostaggi nelle mani di Hamas dallo scorso 7 ottobre: sono stati identificati come Fernando Simon Marman,
60 anni, e Louis Har, 70 anni, salvati dopo una prigionia di 128 giorni.