Ambrogio Sparagna l’11 febbraio ne “La Tarantella del Carnevale” – askanews.it

Ambrogio Sparagna l’11 febbraio ne “La Tarantella del Carnevale”

Concerto e parata in maschera all’Auditorium Parco Musica di Roma
Feb 10, 2024

Roma, 10 feb. (askanews) – Torna, domenica 11 febbraio, Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, la Tarantella del Carnevale, un progetto originale di Ambrogio Sparagna per l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica, il Coro Popolare diretto da Anna Rita Colaianni e il Gruppo Danzatori Popolari diretti da Francesca Trenta e con la partecipazione dei gruppi mascherati tradizionali, I Giganti degli Aurunci (LT/CE), I Pulgenelle di Castiglione Messer Marino (CH) e Le Maschere Cornute di Aliano (MT).

Una grande festa con la partecipazione di maschere e danzatori tradizionali, che animeranno a ritmo di travolgenti e vertiginose tarantelle un grande concerto alle 11 in Sala Sinopoli, e saranno protagonisti di una parata mascherata, aperta a tutti, alle 13 negli spazi all’esterno dell’Auditorium.

Protagonisti di questa ottava edizione saranno alcuni gruppi tradizionali di maschere provenienti da Campania, Lazio, Abruzzo e Basilicata.

Con le loro grandi proporzioni, costruite con cartapesta e altri materiali poveri che rimandano alle antiche figure della Commedia dell’Arte, I Giganti degli Aurunci continuano a caratterizzare molte feste carnascialesche in quei piccoli borghi dove ancora si svolge la tipica farsa popolare della “Canzone di Zeza e Pulcinella”.

I Pulgenelle di Castiglione Messer Marino sono la maschera più suggestiva del Carnevale tradizionale del borgo abruzzese. Questo Pulgenella si caratterizza per il suo costume originale in cui spicca un cappello a punta di grandi proporzioni che richiama una serie di significati magico rituali tipici del mondo arcaico contadino dell’area interna dell’Appennino centrale.

Le maschere cornute di Aliano rievocano creature demoniache e goffe, il cui carattere minaccioso è mitigato dai coloratissimi cappelloni che ne decorano il capo. Costruite con argilla e cartapesta, dalla parte frontale spuntano corna pronunciate e nasi pendenti enormi. In cima ai cappelloni è ricavato un foro decorato con una penna di gallo. I gruppi di maschere tradizionali sfileranno accompagnati dalle vertiginose azioni coreutiche realizzate dal Corpo di Ballo dell’Auditorium, coordinato da Francesca Trenta, dando vita ad uno spettacolo coinvolgente, che offrirà a tutti i partecipanti una forza rigenerativa, ipnotica e travolgente per una grande festa popolare.