Roma, 8 feb. (askanews) – Consolidare la collaborazione tra l’Italia e i singoli Paesi africani, per rispondere alle sfide che accomunano due Continenti: dalla sostenibilità all’Intelligenza Artificiale, dalla cybersecurity alla tutela del patrimonio culturale. Sono questi – si legge in una nota – gli obiettivi al centro del Young Italian-African Diplomatic Fellows Program, un percorso di alta formazione organizzato da Luiss School of Government e United Nations Institute for Training and Research (Unitar) e rivolto a un gruppo selezionato di giovani diplomatici africani under 35, attualmente impiegati presso il Ministero degli Affari Esteri del proprio Paese.
Due giornate fitte di incontri, oggi e domani presso il campus dell’ateneo, per un dialogo di alto livello con professionisti, accademici e diplomatici sui temi dell’attualità geopolitica che coinvolgono le relazioni Italia-Africa, a partire dal “Piano Mattei” recentemente varato dal Governo.
“Negli ultimi due anni, la collaborazione tra Luiss e United Nation Institute for Research and Training, con il supporto del Maeci, ha permesso di organizzare una formazione avanzata per 60 giovani diplomatici provenienti da oltre venti Paesi africani e dall’African Union sui rapporti tra Italia e Africa, oltre che sulle principali sfide collegate alla sostenibilità. Questa iniziativa, giunta alla sua terza edizione, non rappresenta una semplice attività formativa ma un’ulteriore piattaforma per il dialogo tra Italia e Africa”, ha dichiarato il Prorettore per l’Internazionalizzazione della Luiss, Raffaele Marchetti.
“Questa partnership con United Nation Institute for Research and Training per i giovani diplomatici africani”- ha aggiunto Giovanni Orsina, direttore della Luiss School of Government – “rappresenta un vivido esempio della missione strategica della Luiss School of Government per la formazione della PA nazionale e internazionale. Ringraziamo il Maeci per il supporto per questa iniziativa che rappresenta un momento importante del dialogo tra Italia e Africa nella gestione delle principali sfide nazionali e internazionali”.
La presentazione del progetto ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei rappresentanti di Unitar e del ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale.