Roma, 7 feb. (askanews) – “La bocciatura, da parte del Consiglio regionale del Lazio, dell’ordine del giorno a firma di tutte le opposizioni, con il quale si chiedeva di finanziare progetti di educazione all’affettività nelle scuole in collaborazione con i centri antiviolenza, è l’ennesimo rifiuto pregiudiziale di un centro-destra che mette i propri interessi politici ed ideologici davanti alle questioni di merito”. Così in una nota il Gruppo M5S alla Regione Lazio.
“Tutte le forze di opposizione – spiegano – chiedevano di utilizzare il milione di euro già messo a bilancio grazie agli emendamenti approvati a dicembre scorso, per coinvolgere le scuole di ogni ordine e grado in percorsi di contrasto agli stereotipi di genere e a ogni tipo di discriminazione legata all’identità di genere e all’orientamento sessuale. Evidentemente per la maggioranza che siede in Consiglio regionale la violenza di genere è una questione che non si vuole affrontare alla base, perché è troppo facile battersi il petto per l’ennesimo femminicidio e poi opporsi allo sviluppo di una cultura libera dagli stereotipi. Un atteggiamento divisivo che dimostra la mancanza di volontà politica nell’affrontare una delle piaghe sociali più gravi e urgenti del nostro tempo”.
“La lotta contro la violenza sulle donne non può essere strumentalizzata per fini politici o partitici. È un imperativo morale e civico che richiede il coinvolgimento di tutte le forze politiche e sociali per essere efficace. Il respingimento di un’opportunità così importante comprova una grave mancanza di responsabilità da parte della maggioranza che governa la Regione Lazio”, conclude il M5s.