Milano, 6 feb. (askanews) – E’ “illegittima l’iscrizione sul Registro degli atti di nascita della doppia maternità del bambino” nato all’estero con la procedura della fecondazione assistita come figlio di una coppia di donne. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Milano accogliendo il reclamo presentato dalla procura contro la decisione adottata a giugno scorso dal Tribunale che aveva giudicato valido il riconoscimento della doppia maternità dei figli nati all’estero sull’anagrafe del Comune di Milano. Secondo i giudici milanesi, “resta fermo il riconoscimento del figlio da parte della madre partoriente”, mentre “la donna non partoriente – che possieda i requisiti necessari – ha accesso alla procedura di adozione” ma solo “in casi particolari”.
La materia è delicata ed è per questo che la Corte d’Appello di Milano, “richiede l’intervento del legislatore, unico soggetto capace di operare un articolato disegno normativo idoneo a declinare in modo corretto i diritti dei soggetti coinvolti nella vicenda procreativa umana medicalmente assistita, realizzando il bilanciamento di diritti di rango costituzionale che non devono venire a trovarsi in conflitto tra loro, ivi inclusi quelli del nascituro, soggetto capace di diritti, nel suo essere e nel suo divenire”.