Roma, 6 feb. (askanews) – Ci riporta nella Roma degli anni Cinquanta tra i sogni nati a Cinecittà il film di Saverio Costanzo “Finalmente l’alba”, nei cinema dal 14 febbraio. Protagonista una giovanissima comparsa che si ritrova catapultata nel dietro le quinte di un kolossal con star americane, interpretate da Lily James e Joe Keery. La ragazza, interpretata da Rebecca Antonaci, durante una notte quasi irreale osserverà quel mondo così lontano mantenendo uno sguardo puro e un vero stupore.
“Mimosa è la spettatrice di cinema ideale, proprio perché è capace di sorprendersi ancora” dice Costanzo. “Ed è la cosa bella del cinema poi, fra l’altro, che non dobbiamo perdere, perché è l’anti-cinismo. Avere uno sguardo sorpreso è un modo di combattere il cinismo che ci riguarda, a tutti noi”.
Mimosa è semplice, ingenua ma vive un sogno da cui esce in qualche modo rigenerata, mentre la diva hollywoodiana e tutta la Roma che si raccoglie attorno a lei mostrano una grande fragilità. “È come se questa attrice nel corso del film nella comunicazione, nel dialogo che ha con Mimosa parla con una ragazza di oggi, perché è come se il film ad un certo punto attraversa l’epoca e atterra nel nostro presente. E allora è come se quell’attrice, che ha sofferto moltissimo, e che ha dovuto passare sotto questo sguardo giudicante del maschio per essere ciò che desiderava – spiega Costanzo – oggi dice a questa giovane ragazza: tu sii ostinatamente te stessa”.