Milano, 5 feb. (askanews) – Un tribunale sudcoreano ha assolto il capo di Samsung Electronics Lee Jae-yong dall’accusa di aggiotaggio e frode contabile riguardo ad una fusione del 2015 fra due aziende della società. I giudici hanno dichiarato di “non riconoscere l’intenzione di danneggiare gli azionisti” attraverso la fusione, che secondo i critici era controversa perché di valore discutibile e fatta per lo più per rafforzare il potere della famiglia fondatrice di Samsung.
Lee aveva subito precedenti condanne per corruzione e appropriazione indebita, pene sospese finché nel 2022 non è arrivata la grazia da parte del presidente Yoon Suk-yeol.