Roma, 5 feb. (askanews) – La digitalizzazione e il crescente utilizzo di sistemi senza contanti sta accelerando “profondi cambiamenti che stanno ridefinendo il sistema europeo dei pagamenti”. E in questo quadro l’Eurosistema delle banche centrali e la Bce devono intervenire a più livelli per assicurare un mercato dei pagamenti al dettaglio che risulti “sicuro, integrato, innovativo e competitivo e garantisca l’accesso al danaro pubblico”. Lo spiega un articolo di approfondimento che viene anticipato dal Bollettino economico della Bce.
Secondo lo studio, i consumatori si aspettano sempre più che le imprese offrano i loro servizi anche online, peraltro 24 ore su 24 e 7 giorni su sette, e di poter pagare utilizzando i loro strumenti preferiti. Allo stesso tempo, si attendono di poter scegliere tra contanti e pagamenti non in contanti nei punti vendita fisici, e più di recente anche di poter pagare con sistemi contactless, magari utilizzando un portafogli digitale su un dispositivo mobile (tipicamente lo smartphone).
Inoltre si attendono di poterlo fare in maniera maniera rapida, senza dover sopportare lunghe attese per l’autorizzazione alla transazione, mantenendo privacy e sicurezza dell’operazione. Infine, dice ancora la Bce, i consumatori vogliono poter fare tutto questo con commissioni basse o inesistenti.
Va da sé che queste legittime pretese implicano una reticolata architettura tecnologica che renda possibile il funzionamento efficiente e sicuro di questi sistemi.
E oltre all’ormai capillare diffusione di dispositivi mobili sofisticati come gli smartphone, a contribuire all’evoluzione dei sistemi di pagamento ci sono anche altri aspetti della tecnologia. Ad esempio “le applicazioni di intelligenza artificiale possono avere un’utilizzo, per esempio per aiutare identificare transazioni anomale o a prevenire frodi analizzando i comportamenti sui pagamenti. Tuttavia – avverte la Bce – ci sono anche preoccupazioni su questa tecnologia, come il suo uso per cybertattacchi attacchi come il phishing”.
Un altro elemento che raccoglie interesse sui pagamenti cashless è rappresentato dalle tecnologie a registro distribuito (Dlt), che possono in particolare facilitare le transazioni su segmenti come i servizi di streaming, i micro pagamenti e i pagamenti programmati. Tutti questi sviluppi, oltre a richiedere impegno e investimenti dei player tradizionali, come le banche, richiamano interesse anche di nuove realtà o startup che vogliano inserirsi nel mercato. Tenendo presente la storica dipendenza dell’Ue da piattaforme e gruppi esterni all’Unione stessa, ad esempio sulle carte di credito ma più di recente anche sui “wallet” negli smatphone.
Su queste tematiche va segnalato come nei mesi scorsi la commissione europea ha formalizzato una proposta che riguarda un aspetto strettamente collegato con queste tematiche: i pagamenti e i bonifici istantanei e che prevede anche di imporre a banche e istituzioni che offrono questi servizi di farlo allo stesso livello di prezzo del bonifico ordinario. Il tutto mentre nell’area euro persistono ampie differenziazioni di prezzi sui bonifici istantanei, a volte anche tra banche degli stessi paesi, che magari li offrono come un servizio premium. Mentre un costo elevato delle commissioni sui bonifici istantanei finisce per renderlo non molto fruibile per le operazioni quotidiane, specialmente se ad alta frequenza.
Tornando allo studio della Bce, l’istituzione rileva che le dinamiche di evoluzione attualmente in corso segneranno presumibilmente accelerazioni e questo “richiederà che anche l’Eurosistema resti attento assicurare sicurezza e efficienza dei pagamenti al dettaglio e l’accesso al pubblico in diversi scenari possibili”.