Milano, 4 feb. (askanews) – Stati Uniti e Regno Unito hanno condotto la notte scorsa raid aerei su oltre 30 obiettivi Houthi nello Yemen. Gli attacchi sono partiti da piattaforme aeree e navali, tra cui F/A-18, su 13 obiettivi diversi, secondo fonti ufficiali citate dai media statunitensi. Le azioni sono state effettuate con il sostegno di diversi altri Paesi, secondo una dichiarazione congiunta.
“L’attacco odierno ha mirato specificamente a siti associati alle strutture di stoccaggio di armi degli Houthi, sistemi missilistici e lanciatori, sistemi di difesa aerea e radar”, si legge in una dichiarazione rilasciata da Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Bahrain, Canada, Danimarca, Paesi Bassi e Nuova Zelanda.
Gli Houthi hanno affermato che aerei da guerra degli Stati Uniti e del Regno Unito hanno colpito diverse province nello Yemen, inclusa la capitale Sanaa.
Anche due cacciatorpediniere statunitensi hanno lanciato missili Tomahawk, ha detto un funzionario statunitense alla Cnn. Gli USS Gravely e USS Carney hanno lanciato i missili da crociera d’attacco terrestre e anche i caccia F/A-18 dalla portaerei USS Dwight D. Eisenhower sono stati coinvolti.