Bruxelles, 1 feb. (askanews) – “Oggi è un giorno molto speciale”, perché il Consiglio europeo “ha riconfermato il fermo impegno dell’Europa a sostenere l’Ucraina”. E “con questo accordo l’Europa resta unita ed ben attrezzata per affrontare le sfide future. In altre parole, oggi l’Europa è diventata più forte”. Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante la conferenza stampa al termine del vertice Ue straordinario di Bruxelles.
“Sappiamo tutti – ha sottolineato von der Leyen – che l’Ucraina sta combattendo per noi. Quindi li sosterremo con i finanziamenti necessari e forniremo loro quella prevedibilità che è tanto necessaria, e che meritano. Questi 50 miliardi di euro per quattro anni” che i Ventisette hanno deciso di finanziare per il sostegno macroeconomico a Kiev, “mandano anche un messaggio molto forte a Putin, proprio alla vigilia del secondo anniversario della sua brutale invasione” dell’Ucraina.
Tra l’altro, ha osservato, “oggi abbiamo anche concordato la prima revisione in assoluto del nostro bilancio pluriennale”, e questa revisione “conferma le priorità che la Commissione aveva presentato lo scorso giugno: sono molto soddisfatta di aver ottenuto l’80% dei finanziamenti che avevamo richiesto. Abbiamo dovuto fare delle scelte difficili, ma abbiamo ottenuto un ottimo risultato”.
La revisione del quadro di bilancio 2021-2027, che è stata approvata dal Consiglio europeo, oltre al sostegno macroeconomico all’Ucraina (a cui vanno 17 miliardi come sovvenzioni, oltre a 33 miliardi di prestiti che saranno raccolti sui mercati con le garanzie degli Stati membri) comprende il finanziamento a diverse altre azioni, per un totale a carico del bilancio Ue di 64,6 miliardi, di cui 21 miliardi di “soldi freschi” e 10,6 miliardi di fondi “riorientati” da programmi già esistenti.
Con quest’accordo, ha spiegato von der Leyen, “abbiamo riaffermato il nostro impegno nella lotta all’immigrazione clandestina, a sostenere i nostri partner nei Balcani occidentali con il nostro piano di crescita, e i partner del ‘vicinato meridionale'” ovvero la sponda Sud del Mediterraneo. “Aumenteremo inoltre la nostra capacità di affrontare le catastrofi naturali negli Stati membri, e le crisi umanitarie, come quella di Gaza”. E poi ci sono i nuovi fondi (1,5 miliardi di euro, in realtà molto meno di quanto inzialmente previsto) per il programma Step, “che sosterrà lo sviluppo tanto necessario delle tecnologie critiche in Europa, anche nel settore della difesa, e aumenterà la nostra competitività”.
Accanto al sostegno macroeconomico a Kiev, che riguarda il funzionamento dello Stato e dell’amministrazione civile, “continueremo a sostenere – ha aggiunto la presidente della Commissione – le coraggiose forze armate ucraine nel combattere i brutali invasori. Finora – ha ricordato – l’Unione europea e i suoi Stati membri hanno mobilitato forniture militari per un valore di 28 miliardi di euro. Ma c’è bisogno di ancora di più: più carri armati, elicotteri, sistemi di difesa aerea, missili, oltre a più munizioni”.
“L’industria europea della difesa – ha continuato von der Leyen – ha già aumentato del 40% la propria capacità produttiva, che è ancora in crescita. Oltre 80 produttori europei hanno risposto al nostro invito a presentare proposte” per offrire forniture militari, “e firmeremo i contratti nel giro di poche settimane”.
“Stiamo lavorando con gli Stati membri – ha riferito ancora la presidente della Commissione – per far arrivare le munizioni all’Ucraina, sia provenienti dalle scorte nazionali sia dirottando ordini originariamente destinati ad altri paesi, o effettuando nuovi ordini. Entro marzo, avremo consegnato 520.000 munizioni di artiglieria” a Kiev. Si tratta, in realtà, di poco più della metà di quanto era stato promesso a marzo dell’anno scorso.
Ma, ha puntualizzato von der Leyen, “questa quantità sarà più che raddoppiata entro la fine di quest’anno. Inoltre, stiamo addestrando i soldati ucraini: sono già 40.500 a metà febbraio. Ma questo sostegno deve aumentare, e di questo abbiamo parlato neml nostro dibattito oggi”.
“L’invasione della Russia – ha rilevato la presidente della Commissione – è stata una sveglia per l’intera Unione europea. Mentre continuiamo a sostenere l’Ucraina, dobbiamo anche rafforzare le nostre capacità militari”.
“Stiamo lavorando per portare il nostro settore della difesa al livello successivo. E questo è il motivo per cui la Commissione presenterà presto – ha annunciato – una nuova strategia industriale della difesa”, che “introdurrà una dimensione europea più forte in tutte le nostre industrie” del settore, “dalla pianificazione agli appalti. Avremo una maggiore coerenza e più coordinamento a livello di Unione europea”.
“Con questa strategia – ha concluso von der Leyen – miriamo a far sì che l’Europa passi dalla risposta all’emergenza alla preparazione alla difesa (‘defence readyness’, ndr)”.