Roma, 1 feb. (askanews) – Mahmood parteciperà alla 74esima edizione del Festival di Sanremo con “Tuta Gold”, dopo aver vinto per due volte la kermesse, nel 2019 con “Soldi” (4 dischi di platino) e nel 2022 con “Brividi” (7 dischi di platino) in coppia con Blanco. La canzone, scritta e composta da Mahmood e Jacopo Angelo Ettorre, vede alla composizione anche Francesco Catitti mentre la produzione è a cura di Madfingerz e Katoo. “Sanremo è il palco che mi ha fatto conoscere al grande pubblico, fosse per me tornerei tutti gli anni – ha detto ad askanews – ho dei ricordi veramente belli, l’aspettativa che ho per questo Sanremo è spaccare sul palco il più possibile”. E sul brano ha raccontato: “Ci ho messo un po’ a scriverlo, la strofa l’ho scritta quasi subito, di ritornelli ne ho scritti cinque”… “all’inizio mi sarei aspettato una vita diversa per questo brano, poi il destino ha voluto che andasse a Sanremo, va bene così”.
Nella serata dedicata alle cover, si esibirà con il brano “Come è profondo il mare” di Lucio Dalla, accompagnato dai Tenores di Bitti Remunnu ‘e Locu, gruppo storico di canto a tenore. Nato nel 1974 nel paese di Bitti, in provincia di Nuoro, il coro – composto da quattro voci maschili soliste – si è fatto ambasciatore del canto tradizionale sardo, contribuendo a diffondere questo genere musicale di origine millenaria.
Inoltre, è in uscita venerdì 16 febbraio “Nei letti degli altri”, il nuovo album di Mahmood, già disponibile in pre-save e in pre-order nei formati CD standard, CD autografato (in esclusiva sullo shop Universal Music Italia), vinile standard nero, vinile autografato nero e vinile autografato lilla (entrambi in esclusiva sullo shop Universal Music Italia). L’artista ha appena annunciato le prime date del Summer tour 2024, che lo vedrà protagonista dei festival estivi italiani dal 19 luglio, non prima di aver attraversato tutta Europa con il suo European Tour, in partenza il 4 aprile, che si chiuderà con due date in Italia, al Fabrique di Milano, previste per il 17 (sold out) e 18 maggio.
L’album è una ricerca nella profondità misteriosa dei sentimenti. Lo spazio personale del letto si fa amplificatore di emozioni comuni, è un luogo e un simbolo in cui tutto accade: si dorme, si sogna, ma si rimane anche svegli a pensare, soffrire, amare, leggere, osservare, e il tempo assume varie velocità. Nei confini del letto ci si confronta con se stessi e si esplorano i rapporti umani; il microcosmo fatto di lenzuola e cuscini diventa una scenografia di vita, la metafora di una casa in cui potersi rifugiare, un posto sicuro in cui si sa che si può sempre far ritorno. Con “Nei letti degli altri” Mahmood presenta nuovi lati di sé e del suo modo di fare musica, raccontandosi sempre più in modo autentico.