Bruxelles, 1 feb. (askanews) – Sulle richieste degli agricoltori, “ieri la Commissione ha fatto aperture importanti, ho chiesto di fare sforzi maggiori ma credo che un cambio di linea possa arrivare solo dopo le elezioni europee, sperando che ci sia un approccio vincente diverso da quello ideologico che abbiamo visto in questi anni, che ha finito per impattare sui più deboli, cioè sui lavoratori”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti al termine del Consiglio europeo straordinario, a proposito delle proteste degli agricoltori.
“Io – ha ricordato – sono leader di un partito politico che in Europa ha votato contro la gran parte delle questioni che oggi giustamente gli agricoltori pongono, penso si sia sbagliato molto da questo punto di vista. Abbiamo detto che la transizione ecologica non doveva essere una transizione ideologica, che non si doveva scambiare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale, oggi cominciamo a vedere risultati. E’ un problema che l’Italia ha già affrontato, abbiamo fatto in un anno un lavoro molto importante sul settore agricolo: ricordo solamente che abbiamo portato da 5 a 8 mld le risorse del Pnrr destinate al settore agricolo, abbiamo istituito un fondo da 300 mln per aiutare le aziende a combattere l’emergenza climatica, che abbiamo lavorato sull’agrisolare e i contratti di filiera, in altre nazioni europee gli agricoltori protestano perchè non sono stati prorogati gli aiuti al gasolio, noi li abbiamo prorogati. In Italia abbiamo fatto del nostro meglio, rimane il tema di una politica europea che va cambiata, l’ho detto anche oggi”.