Milano, 1 feb. (askanews) – Proposta Vini, azienda trentina che distribuisce vini e liquori in Italia, si avvia ad archiviare il 2023 con oltre 2,8 milioni di bottiglie vendute per un fatturato di 27,5 milioni di euro, il 10% in più rispetto ai 25 milioni del 2022, quando aveva segnato un +25% sull’anno precedente.
“Proposta Vini nasce nel settembre del 1984 su un’idea commerciale per quei tempi innovativa: quella di dare vita a un’azienda di distribuzione pura in grado di creare un filo diretto tra i vignaioli e il canale Horeca” spiega Andrea Girardi, figlio del fondatore Gianpaolo, sottolineando che fin dalla nascita, la mission che caratterizza il distributore con sede a Pergine Valsugana, è stata e rimane quella “di valorizzare al meglio la produzione di vini autentici, storici, territoriali, bevibili e legati alla tradizione contadina italiana di qualità”. “In altre parole, la nostra è un’attività commerciale nella quale convivono interessi aziendali e aspetti etici, umani e culturali – continua Andrea Girardi – e lo dimostrano i ben 18 progetti che abbiamo sviluppato e che hanno come priorità quella di valorizzare gli aspetti storici, evocativi e paesaggistici che stanno dentro e oltre un bicchiere di vino”. Il primo progetto, nel 1988, è stato quello dei “Vini dell’Angelo”, incentrato sul recupero di vitigni storici trentini dimenticati.
Con un catalogo di 3.300 referenze di 410 Cantine (253 italiane e 157 straniere), uno staff aziendale di 36 collaboratori e 130 agenti distribuiti in tutte le province italiane, Proposta Vini è cresciuto in questi quarant’anni fino a diventare uno tra i principali player del mercato della distribuzione di vini nel settore Horeca italiano. “Attualmente viviamo un momento di leggera contrazione del mercato dovuto all’aumento dei prezzi di molti prodotti e alla conseguente riduzione del potere d’acquisto delle famiglie, mentre l’alta ristorazione non ci risulta in crisi” evidenzia Andrea Girardi, che per il 2024 prevede comunque “una leggera crescita, data dalle nuove Cantine selezionate e dalla linea spirits, nata nel 2021: un’accurata selezione di 81 piccole realtà artigianali del mondo della distillazione”.
“Nel prossimo triennio, contiamo di consolidare il mercato italiano, che rappresenta per noi il bacino di vendita più importante e strategico” annuncia l’imprenditore classe 1991, concludendo che “al contempo, stiamo investendo sul mercato europeo, in particolare Francia, Spagna, Gran Bretagna, Austria, Germania, Hong Kong, Messico, Svizzera, Russia e Irlanda”.