Roma, 1 feb. (askanews) – “Negli ultimi due mesi” sono stati condotti “più di 30 attacchi” da parte dei ribelli Houthi dello Yemen contro le navi commerciali in transito nel Mar Rosso. C’è stato “un incremento esponenziale della frequenza e della pericolosità degli attacchi degli Houthi”, divenuti “veri e propri attacchi di natura militare” che hanno determinato “un evidente salto di qualità” della loro azione. Lo ha detto oggi il ministro della Difesa Guido Crosetto alle Commissioni Difesa di Camera e Senato. Gli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen nel Mar Rosso non rappresenta solo un rischio per i commerci marittimi della zona, ma “minaccia la nostra stabilità economica”.
Crosetto ha ricordato che gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso hanno determinato “un calo del 38% del traffico marittimo, l’aumento dei tempi di navigazione di 10-12 giorni e costi quintuplicati”. “Dal punto di vista geopolitico, il perdurare di questa situazione potrebbe portare alla marginalizzazione dei porti del Mar Mediterraneo, con un ulteriore impatto negativo sull’economia globale, europea e italiana in particolare”, ha insistito. D’altra parte, ha ricordato Crosetto, “il Mar Rosso rappresenta una via cruciale marittima per il collegamento del vecchio continente all’Asia”. Da quest’area, ha proseguito, “transita circa un sesto del commercio mondiale e il 40% del commercio
marittimo nazionale”. “Bab al-Mandeb e Suez”, ha aggiunto Crosetto, “non sono solo porte di accesso al Mediterraneo ma anche una pericolosa strettoia la cui chiusura o insicurezza determinerebbe riflessi indiretti sulle economie dei paesi europei, con l’Italia in testa”. .
marittimo nazionale”. “Bab al-Mandeb e Suez”, ha aggiunto Crosetto, “non sono solo porte di accesso al Mediterraneo ma anche una pericolosa strettoia la cui chiusura o insicurezza determinerebbe riflessi indiretti sulle economie dei paesi europei, con l’Italia in testa”.