Milano, 31 gen. (askanews) – Con una degustazione storica, la Cantina Tedeschi di Pedemonte di Valpolicella (Verona) ha inaugurato l’archivio dei suoi vini, un patrimonio organolettico aperto al pubblico dei collezionisti, degli operatori dell’alta ristorazione e degli appassionati.
La “libreria” delle etichette che racconta l’evoluzione enologica della Valpolicella, si apre ad un livello sotto il piano di ingresso dell’azienda, raggiungibile scendendo un’ampia scala elicoidale. Qui si possono scoprire le innumerevoli sfaccettature dello “stile Tedeschi” e dell’azione del tempo sull’Amarone, il più iconico vino della Valpolicella.
La sala ospita circa 6.800 bottiglie, su un totale di vecchie annate che ne conta circa 27mila. Oltre che per la degustazione, i millesimi degli anni Duemila sono disponibili anche per la vendita. Quelle precedenti, più rare in termini quantitativi, sono destinate ad esclusive degustazioni verticali.
“E’ la summa del lavoro della nostra famiglia e un omaggio al valore del nostro territorio” ha spiegato Riccardo Tedeschi, sottolineando che “il suo scopo non è però solo celebrativo, è anche la volontà di creare un luogo che proponga un punto di vista diverso sul nostro Amarone, un vino ecclettico che, sia fresco che invecchiato, si presta ad abbinamenti gastronomici diversi. Perché, come ci ha insegnato nostro padre Lorenzo, per fare un Amarone capace di maturare a lungo – ha concluso – bisogna prima produrre un grande vino”.