Roma, 31 gen. (askanews) – La “libertà di stampa e informazione è la base di una democrazia matura” e quanto sta avvenendo in Italia, “non in Ungheria”, con ministri che “strappano il microfono” a giornalisti o con un governo che “occupa la Rai” per usarla a “fini politici e propagandistici”, con le “liti temerarie” che hanno l’obiettivo di “tacitare le critiche” e “mettere bavagli”, richiede un “salto di qualità” a difesa del “diritto dei giornalisti di informare e dei cittadini di essere informati”. Così Avs, in una conferenza stampa alla Camera, ha illustrato una mozione con alcuni punti precisi per “tutelare l’articolo 21 della Costituzione”.
Avs ha invitato tutti i leader delle altre forze di opposizione all’unità proponendo di “vedersi” per un’iniziativa a “tutto campo” e per “discutere di una o di più proposte che possano misurarsi con questa vicenda” oltre “la dimensione della battaglia politica quotidiana” definendo “possibili campagne di mobilitazione su questo tema così decisivo per la libertà e la democrazia”.
Nella lettera inviata alla segretaria del Pd Elly Schlein, al presidente M5S Giuseppe Conte, al segretario di Azione Carlo Calenda, al presidente di Iv, Matteo Renzi e al segretario di +Europa, Riccardo Magi, si legge: “La libertà e l’indipendenza dell’informazione è una questione di enorme portata perché ha a che fare direttamente con la qualità di una democrazia. La situazione che stiamo vivendo in Italia dopo l’arrivo della destra al governo del Paese è particolarmente preoccupante, ma non possiamo considerarla del tutto inedita. Si tratta di affrontare una materia che va dal sistema dell’informazione radiotelevisiva pubblica alle pressioni e alle intrusioni della politica al suo interno; alla condizione più generale della professione giornalistica, indebolita sempre più dall’abuso del precariato da parte degli editori, minacciata da leggi bavaglio o dalla pratica intimidatoria sempre più diffusa delle cosiddette querele temerarie”.
“Osserviamo, purtroppo, come la politica odierna, a partire dal governo Meloni e dall’attuale destra, stia pesantemente tentando di condizionarla attraverso un’intromissione incredibile non solo nel servizio pubblico, ma anche in altri ambiti, come dimostra l’emendamento Costa che pone un vero e proprio bavaglio all’informazione, limitando la pubblicazione di ordinanze giudiziarie e altri provvedimenti. Situazioni inaudite che condizionano pesantemente l’attivitò dei giornalisti”, ha affermato il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Avs Angelo Bonelli.
Si tratta di una “gigantesca questione. Non vogliamo avere la verità in tasca” ma vogliamo confrontarci con tutti. L’approccio è di sistema” come con “questa mozione” perché “tante” sono le questioni da tenere “insieme”, ha detto il segretario di Sinistra italiana e deputato Avs Nicola Fratoianni.
“Vanno bene le manifestazioni invitando anche gli altri però è arrivato il momento di fare un passo in più e mettersi a disposizione collettivamente per costruire una proposta che cammini e produca risultati, senza dare l’impressione che ciascuno voglia piantare una bandierina per costruire un pezzo di visibilità in più”, ha aggiunto Fratoianni.