Milano, 30 gen. (askanews) – “È inaccettabile la gogna mediatica perpetrata contro chi difende il diritto ad esistere del popolo palestinese e che sta esplodendo nuovamente in queste ore a Milano nei confronti di militanti ed esponenti Pd, tra cui Lorenzo Pacini, per essere scesi in piazza chiedendo il cessate il fuoco”. Lo ha scritto in una nota Paolo Romano, consigliere regionale del gruppo del Pd in Lombardia.
“Le oltre 25mila vittime civili, principalmente donne e bambini, e l’azzeramento di intere città, scuole ed ospedali compresi, sono fatti incontrovertibili. Fatti di cui il governo Netanyhau è pienamente responsabile e conscio, come dimostrano le dichiarazioni sul bombardare con l’atomica, sui palestinesi ‘animali’ o sulla volontà di radere al suolo e poi occupare Gaza” ha aggiunto.
“Questo non può né deve portare nessuno ovviamente a negare la gravità assoluta della strage perpetrata da Hamas il 7 ottobre a danno dei civili israeliani o a riabilitare l’estremismo antisemita di Hamas. L’antisemitismo che si è risvegliato anche qui in Europa e in Italia è un cancro che dobbiamo contrastare con ogni mezzo a disposizione e che riconduce alle pagine più oscure della nostra storia nazionale” ha continuato Romano.
“Solo condannando in modo lucido chiunque, con le sue azioni, uccida civili innocenti e pianifichi o inciti allo sterminio di un altro popolo, possiamo mantenere la nostra umanità e farci promotori di pace, chiedendo con forza un cessate il fuoco immediato e il riconoscimento di uno stato palestinese nei confini previsti dall’Onu” ha proseguito l’esponente del Pd.
“Per ottenere questo risultato è necessario agire a livello internazionale contro i gravissimi i crimini del Governo Netanyhau e al contempo congelare i patrimoni dei leader di Hamas nel mondo. Serve una nuova generazione politica, in Israele e in Palestina, che riapra il dialogo e costruisca un futuro con due Stati in cui la vita di ogni essere umano abbia lo stesso valore, senza distinzione di credo o di appartenenza nazionale” ha concluso.