Milano, 28 gen. (askanews) – In occasione dell’inaugurazione del nuovo spazio di Milano in Corso Italia 47, la galleria Tommaso Calabro presenta “Tiger Tateishi”, una mostra dedicata a un artista giapponese protagonista del secondo Novecento. Con questa esposizione, Tommaso Calabro amplia e approfondisce le sue ricerche su Alexander Iolas. Tra i più celebri galleristi del Novecento, Iolas fu tra i primi importanti sostenitori del lavoro di Tiger, per il quale organizzò tre personali nel 1972, 1975 e 1976, rispettivamente a Ginevra, New York e Parigi.
Pittore, mangaka, illustratore e ceramista, Tiger Tateishi è stato un artista poliedrico e carismatico, difficile da incasellare in uno stile o movimento artistico e capace di rielaborare e far convergere in un universo sincretico i simboli della cultura asiatica con influenze dai movimenti artistici occidentali che più lo affascinavano, come la Pop Art, l’Anti-Arte, il Cubismo, il Surrealismo e la Metafisica.
Nel 1968, all’età di ventisette anni, Tateishi si è trasferito a Milano insieme alla sua compagna, l’artista Ichige Fumiko, e qui hanno risieduto fino al 1981. I due artisti sono entrati in contatto con la scena artistica milanese, quella della Galleria Iolas, ma anche quella della Galleria del Naviglio, con Roberto Crippa e Lucio Fontana, e del design. Proprio al fianco di Ettore Sottsass, nello studio del designer, Tateishi ha lavorato dal 1971 fino al 1974, anche se il sodalizio artistico tra i due è continuato durante tutta la permanenza dell’artista a Milano; sono questi gli anni delle collaborazioni con alcune delle più importanti realtà imprenditoriali del tempo, come Alessi e Olivetti, per le quali Tateishi lavora come consulente artistico e illustratore.
La mostra “Tiger Tateishi” include una selezione di dipinti e carte realizzate dall’artista tra la fine degli anni sessanta e gli anni settanta, durante il suo soggiorno a Milano e i suoi viaggi in Europa.