Roma, 28 gen. (askanews) – Jannik Sinner è nella storia del tennis. Ha battuto il russo Daniil Medvedev in finale degli Australian Open per 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3, con una fantastica rimonta dopo aver lasciato all’avversario i primi due set.
Sinner ha vinto il suo primo Slam in carriera a 22 anni dopo una battaglia di quasi 4 ore di gioco. L’azzurro ci mette un po’ a carburare, poi, complice anche la stanchezza dell’avversario sale in cattedra e scrive la storia. E’ il terzo italiano dopo Pietrangeli e Panatta a vincere un titolo Slam nel singolare maschile, che mancava dal 1976. Mai nessun italiano si era imposto a Melbourne: per Jannik è l’11° trionfo della carriera, sicuramente il più importante.
Il primo set vola via in 36′ con Medvedev che piazza il break al terzo ed al nono gioco. Sinner contratto. Al terzo gioco Medvedev spinge in risposta e costringe l’azzurro a un paio di errori con dritto e rovescio per lo 0-30. Le prime tre palle break sono del russo sullo 0-40: al secondo tentativo va a segno con il passante Medvedev. Partenza in salita per Sinner. Anche nel quarto gioco in un attimo il russo va 40-0. Al nono gioco il secondo break: il russo conquista due set point con altrettante risposte strepitose (15-40): il pubblico incoraggia Sinner, che le cancella da campione. Al terzo tentativo però Medvedev va a segno e vince il primo set 6-3 in 36′.
Nel secondo Medvedev parte a razzo con una valanga di prime. L’altoatesino salva 4 palle break nel secondo gioco (11′ la durata) e poi perde a zero il terzo (2-1 Medvedev). Al quarto gioco arriva il break. Sinner salva la prima, sulla seconda non può far nulla (3-1). Il quinto gioco va via in un amen con Sinner in balia dell’avversario (4-1). Il secondo break arriva al sesto gioco. Sinner cambia la posizione in risposta, gioca alla grande e conquista le prime due palle break del suo match (15-40): alla seconda occasione costringe il russo all’errore. Finalmente il break Rod Laver Arena impazzita, anche se l’azzurro è sempre sotto di un break (5-2). All’ottavo gioco per la pima volta l’altoatesino vince senza patemi (5-3).
L’azzurro si prende lo 0-30 con volèe e passante di rovescio, facendo esplodere la RLA Arena. Medvedev ritrova la prima e risale 40-30, conquistando set point: al russo però trema il braccio e commette il suo secondo doppio fallo del match. Sinner allora conquista palla break, sprecata con un dritto in rete: Daniil questa volta va a segno e chiude 6-3 dopo un set da quasi un’ora. Medvedev conquista il secondo set dopo 49′ ma ci sono sprazzi di Sinner.
Nel terzo parziale è un altro Sinner: Leggermente calate le energie di Medvedev (che era stato in campo ben 6 ore in più dell’italiano prima della finale), questo manda in fiducia l’italiano che brekka al decimo gioco: Non entra la prima al russo, che viene costretto a due errori di dritto e si ritrova sotto 0-30. Medvedev vince il punto del 30 pari dopo un pazzesco scambio da 31 colpi, con lo sbaglio di Jannik su una semplice palla a rete. Si va ai vantaggi dove Sinner guadagna set point e chiude i conti. Azzurro che recupera un set di svantaggio dopo 46′ di gioco.
Quarto set in equilibrio in avvio con Medvedev che salva due palle break al secondo e quarto game (2-2). Fantastico settimo game: Jannik rischia sulla seconda sotto 0-15 ma commette il doppio fallo che lo manda sotto 0-30. Da quel momento non sbaglia più nulla: prima costringe all’errore di rovescio il russo, poi con il 9° ace risale 30 pari. Medvedev però torna ad avere palla break dopo un’eternità, cancellata da fenomeno con l’ace. E’ ancora l’ace (3 in un game, 11esimo in partita) a chiudere i conti (4-3 Sinner). Il break arriva al decimo gioco: Sinner costringe ancora all’errore il russo con il dritto per il 15-15. Sbaglia ancora Medvedev, questa volta con il rovescio (30-30): si va ai vantaggi dove Sinner guadagna set point e chiude i conti dopo 54′ di gioco. Si va al 5°, che rimonta Sinner.
Quinto set che si apre con l’1-0 di Sinner che va anche 2-1 vincendo un game a zero. Appena lo scambio si allunga, Medvedev sbaglia di rovescio e di dritto: il russo sembra cotto. Turno a zero per Sinner, che resta avanti nel quinto set. Medvedev risponde da campione nel quarto gioco ed è 2-2. Decisivo è il sesto game: Medvedev non ne ha davvero più: con il passante vola 0-30, con l’ennesimo errore di rovescio del russo è Jannik ad avere le prime palle break del set sullo 0-40: alla seconda occasione sfonda con un vincente di dritto e ora ha sulla racchetta la possibilità di chiudere. Due turni di servizio lo separano dal trionfo. Al settimo gioco Jannik apre il turno con l’ace n°12, po vola 30-0 con la risposta in rete di Medvedev. Rod Laver Arena che impazzisce, Sinner la spegne con il doppio fallo del 30-15 ma poi si prende il punto del match con il vincente del 40-15. Break confermato, il russo serve per allungare il match, ma sul suo servizio Sinner non sbaglia e conquista la storia del tennis.
Ed è subito un profluvio di felicitazioni e riconoscimenti che arrivano da ogni parte, sportiva e non. A titolo di esempio Jannik dovrebbe esssere con ogni probabilità superospite a Sanremo.