Roma, 26 gen. (askanews) – Pablo Escobar disse di lei: “L’unico uomo di cui ho avuto paura era una donna, Griselda Blanco”. E “Griselda”, l’imprenditrice colombiana che ha creato uno dei cartelli della droga più redditizi della storia, è arrivata su Netflix. Questa donna interpretata da Sofia Vergara nella Miami degli anni ’70-’80, con un mix ferocia e fascino, è riuscita a tenere in pugno business e famiglia, guadagnandosi il soprannome di “Madrina”.
“Io sono cresciuta negli anni ’80 e ’90 in Colombia, quando tutto questo succedeva, conoscevo persone che erano nel narcotraffico ma non sapevo ci fosse stata una donna di quel livello. Fu la prima a competere con gli uomini e per me tutto questo era molto affascinante”.
I produttori di “Griselda” sono gli stessi di “Narcos”, il regista è Andrés Baiz, che spiega: “Lei ha superato in astuzia tutti gli uomini usando la sua intelligenza, la sua immaginazione, mentre loro la attaccavano usando solo la violenza e tattiche molto basiche”.
Nella serie Griselda trascorre dieci anni come mente del traffico di droga di suo marito Alberto tra Medellìn e New York. Quando fugge in Florida con i suoi tre figli usa quell’esperienza per costruire una nuova vita. “So che le donne possono fare cose malvagie ma le fanno in maniera diversa dagli uomini che hanno quell’ego per cui devono dimostrare che sono i migliori. Noi lo facciamo generalmente per proteggere, per salvare qualcuno. Lei alla fine prende anche quella parte maschile, perché deve competere con loro e superarli” conclude Vergara.