Roma, 25 gen. (askanews) – “L’election day di primavera poteva essere l’occasione per riportare finalmente le Province al voto con l’elezione diretta, a dieci anni dalla Legge 56/14 che ha imposto l’elezione di secondo livello. Invece si è persa ancora una volta l’occasione per riportare le Province alla completa operatività e restituire ai cittadini il diritto di votare anche per queste istituzioni della Repubblica”. E’ il commento del presidente dell’Upi, Michele de Pascale, alla notizia del decreto legge sulle elezioni approvato dal Consiglio dei Ministri.
“La Commissione affari costituzionali del Senato ha proceduto spedita, fino alla definizione di un Testo Unificato sulle Province che non solo ristabilisce le elezioni dirette, nel rispetto della Costituzione e della Carta europea delle Autonomie locali, ma ridefinisce funzioni e organi, riportando chiarezza e restituendo forza ai territori”, sottolinea de Pascale.
“Da diversi mesi, però, questo percorso si è bloccato senza alcuna ragione, visto che non ci sono obiezioni o rilievi tali da giustificare l’abbandono dei lavori e, anzi, c’è ormai concordia sulla urgenza e sulla necessità di una revisione di norme che negli anni hanno prodotto confusione e criticità sui territori. Facciamo appello alla Commissione Affari Costituzionali del Senato perché riprenda al più presto la discussione sul Testo unificato sulle Province, perché le prossime elezioni amministrative siano l’ultima delle occasioni mancate per restituire ai cittadini il diritto di votare anche per queste istituzioni della Repubblica”, conclude.