Roma, 22 gen. (askanews) – Nel contesto attuale imprenditoriale, in costante evoluzione e ormai con documentati problemi legati alla produttività, è cruciale per i piccoli imprenditori e i consulenti delle mPMI iniziare a guardare oltre i datati modelli precostituiti e abbracciare l’innovazione con un nuovo approccio. Spesso, gli strumenti disponibili sul mercato per la progettazione di idee, prodotti e servizi sono troppo complessi e/o inefficaci per le realtà di modeste dimensioni che si ritrovano a pensare i prodotti come nel ‘900 oppure a non mettere a terra le idee sin dall’inizio.
Il manuale “Pensare nuove idee – Il modello delle 5C”, frutto di ricerche, esperienze dirette decennali e approfondite analisi, si concentra sulla realtà delle mPMI italiane (e sulla loro reale quotidianità operativa), offrendosi come strumento pratico per sviluppare soluzioni adatte alle sfide del mercato attuale. Ridefinendo il concetto tradizionale di marketing, considerato ormai obsoleto e inadeguato, l’approccio proposto va oltre le tradizionali 4-5 “P” di Kotler, originariamente ispirate più al contesto americano che a quello italiano, e offre una prospettiva più adatta alle dinamiche del mercato del nostro Paese e alla situazione del relativo panorama imprenditoriale, senza passare subito per metodi troppo legati a tecnologia e innovazione complessa.
Il focus è sempre uno: C come cliente, customer, e le 5C sono declinate in Needs, Value, Convenience, Communication ed Experience, spostando il focus della creazione di prodotti o servizi da una parte tecnica o funzionale solamente, al valore aggiunto immateriale ed esperienziale, nonchè sul brand e l’heritage del marchio legato ai prodotti.
“Le aziende italiane sono ancora troppo legate solo al prodotto – afferma l’autore, Marco Travaglini – C’è bisogno di un nuovo approccio nel pensare idee, ma idee che non siano riferite solamente alla parte tecnica del prodotto. Probabilmente la mentalità dell’imprenditore è ancora troppo influenzata dalle genialità dei nostri predecessori, da Leonardo in poi, e se ne possono annoverare molti altri che hanno fatto dell’Italia un paese di grandi menti e inventori; tuttavia oggi c’è bisogno di molto di più per essere i “primi”. In un mercato saturo di idee e di “invenzioni” nuove, probabilmente c’è necessità, in primo luogo, di nuove metodologie che permettano di “ripensare” le idee e, nello specifico del nostro universo imprenditoriale, di andare oltre il prodotto/servizio e pensare a 360°, soffermandosi sul valore aggiunto e sul “sistema-impresa”.
Le idee di sviluppo non sono solo invenzioni di prodotti ma innovazioni di esperienze e processi, dunque con una visione più sistemica e globale che tecnica e solo funzionale».
Con la società di consulenza Mama Industry, di cui è fondatore, Travaglini ha semplificato tutti i metodi di sviluppo delle idee che ci sono in giro, che sono metodi spesso accademici, molto tecnici, metodi che per l’imprenditore italiano sono molto complessi e troppo lontani dalla sua naturale propensione ad “essere” prodotto.
“Abbiamo considerato un vecchio metodo che l’imprenditore italiano conosce nel fare prodotti, il marketing mix, e abbiamo reinterpretato il tutto tirando fuori questo libro. Ma non ci siamo limitati a questo, abbiamo sviluppato un progetto di R&S e creato una Community di centinaia di consulenti che hanno abbracciato il nuovo approccio proposto che si chiama “Consulente Paziente”, un attributo necessario per generare la fiducia di un committente ancorato a vecchie logiche”.
Un nuovo marketing mix, dunque, scritto per gli imprenditori ma una guida anche per tutti i professionisti che vogliono portare le mPMI alla modernità, aumentandone la produttività. Perché la produttività nasce dall’approccio giusto, dal pensare le idee in maniera differente, non (solo) dall’invenzione di prodotti qualitativamente strabilianti e sensazionalmente originali, ma vedendo il sistema-impresa nella sua globalità: partire con il piede giusto fa la differenza anche nella produttività delle stesse imprese, ormai sempre in fase di riprogettazione continua.