Roma, 19 gen. (askanews) – L’energia prodotta da fonti rinnovabili è la sfida del futuro, ma senza un sistema adeguato di stoccaggio, la partita di eliminare l’uso di combustibili fossili potrà essere difficilmente vinta. Secondo i dati riportati dall’Ease, l’associazione europea per l’accumulo di energia, l’Europa, entro il 2030, necessiterà di circa 187 Gigawatt di accumulo di energia per raggiungere gli obiettivi previsti per le rinnovabili. Di circa 600 Gigawatt è invece la stima per il 2050. Un giro d’affari, calcola uno studio di McKinsey, che, entro la fine del decennio arriverà a 120-150 miliardi di dollari.
Dati che in modo inequivoco segnano la strada del futuro che passa dalla individuazione di aree dover poter conservare l’energia prodotta dal fotovoltaico o dall’eolico: “Non si può più rinviare, bisogna agire in maniera più concreta e tempestiva”, spiega Gianluca Luparelli, Responsabile Sviluppo di Acca Power, un’azienda pugliese che da oltre 20 anni opera settore delle rinnovabili. “In questo momento di svolta per l’energia sostenibile, il nostro obiettivo primario è l’identificazione e l’acquisizione di aree adatte per l’installazione di sistemi di accumulo di energia (BESS). La nostra attenzione è rivolta alla localizzazione di siti strategici che possano supportare efficacemente lo sviluppo e l’espansione di queste infrastrutture essenziali. Stiamo procedendo con determinazione e visione, considerando le opportunità sia a livello nazionale che internazionale. La nostra strategia include l’analisi di potenziali aree, la valutazione della loro idoneità e l’elaborazione di piani per il loro utilizzo ottimale. Attraverso questo approccio mirato e metodico, ci impegniamo a promuovere una transizione energetica più sostenibile e resiliente, posizionandoci come leader proattivi nella realizzazione di un futuro energetico più pulito e sicuro”.
Si tratta di una iniziativa che nasconde anche l’allarme di arrivare tardi all’appuntamento con la storia: “Siamo in una fase decisiva – afferma ancora Gianluca Luparelli – dove occorre mettere le basi per un domani migliore. Il rischio per l’Italia, e per l’Europa in generale, è quello di trovarsi nuovamente in una posizione di vulnerabilità e dipendenza da Paesi terzi. Non è una scommessa a vuoto, porta con sé anche un interesse imprenditoriale di non poco conto. Lo stoccaggio dell’energia, come dicono i dati, porta fatturato e ricavi interessanti che si moltiplicheranno da qui al 2030. Miliardi di dollari che, in qualche modo, dovrebbero attirare capitali importanti. Ma se vogliamo che una fetta di mercato ricada in Italia dobbiamo, da subito, mettere le mani al portafoglio e attirare investitori che sappiano fiutare il business”.
Acca Power, che lancia l’iniziativa, annuncia di voler fare da subito la propria parte: “Nelle prossime settimane – ricorda Luparelli – porteremo avanti un grande progetto di una prima area individuata, come inizio di una pipeline più vasta. Una scelta che renderemo pubblica con l’obiettivo di rivolgerci a chi vuole giocare con noi questa delicata partita. Penso a altri soggetti che operano nel settore ma anche a fondi comuni di investimento che possano essere interessati a sviluppare con noi questa nuova forma di business. Noi mettiamo a disposizione il khow-how di oltre 20 anni di esperienza, di sviluppatori con alle spalle un portfolio di lavori e progetti autorizzati, non indifferente. Non abbiamo tempo da perdere. Se non ora, quando?”.