Pd, Schlein attacca Meloni. Io candidata? Prima progetto e squadra – askanews.it

Pd, Schlein attacca Meloni. Io candidata? Prima progetto e squadra

Nessuna ambiguità su Ucraina, ma no armi a Israele, rischio crimini di guerra
Gen 19, 2024

Gubbio (Pg), 19 gen. (askanews) – La segretaria del Pd Elly Schlein attacca la premier Giorgia Meloni (è “peggio” di Berlusconi e del suo “editto bulgaro” in Rai, il suo governo “aumenta la povertà) e sulla sua candidatura alle europee tenta di frenare il pressing che la insegue in queste settimane, da fuori e da dentro il partito. Lo fa a Gubbio, dove i deputati del Pd hanno organizzato il ‘conclave’ nell’ex convento divenuto hotel a quattro stelle con Spa, il Park hotel ai Cappuccini, e replicando alle critiche sulla scelta del luogo, volendo evidenziare invece che durante la due giorni, dove lei è giunta oggi, si è riflettuto su argomenti chiave per i Dem in vista delle prossime sfide: Europa, giustizia sociale, fine vita, legge sullo scioglimento del partito fascista, salario minimo, immigrazione, sanità, riforme istituzionali, fisco, clima.

Schlein non si sottrae su temi che creano fibrillazioni interne al partito. E sul Medio Oriente si spinge ad affermare: “Dobbiamo porci la questione di evitare di alimentare questi conflitti, di evitare l’esportazione di armi verso i conflitti, verso il conflitto in Medio Oriente, in particolare in questo caso ad Israele. Perché non si può rischiare che le armi vengano utilizzate per commettere quelli che si possano configurare come crimini di guerra”. Sul sostegno all’Ucraina puntualizza: “Non devono esserci ambiguità e non ci sono ambiguità”.

L’attacco frontale alla premier arriva mentre lascia l’albergo di Gubbio per andare a Cantiano, comune marchigiano colpito nel 2022 dall’alluvione: “Meloni ha superato Berlusconi”. Gli “attacchi” a Report non si sono visti “nemmeno con l’editto bulgaro” e la segretaria ‘suggerisce’ altri editti, “non so se editti ungheresi…”.

Tornando alla sua candidatura per le elezioni europee, Schlein sostiene di essere stata “chiara sin dall’inizio”, a dispetto di chi le fa il pressing perché sciolga la riserva: “Non c’è nessuna novità. Prima il progetto, poi la squadra. La candidatura resta l’ultima cosa”. Chissà se qualcosa in più si saprà sabato 27 gennaio, Giorno della Memoria, quando Schlein sarà a Cassino per una prima tappa di avvio della campagna elettorale per le Europee.

Replicando alle polemiche sul ‘conclave’ in una Spa, Schlein dice: “Elucubrazioni su un momento che è stato di riflessione interna. La Spa è chiusa e nessuno credo abbia portato né il costume né la pistola”. E invita, ironica, ad evitare ‘comportamenti’ come quelli di esponenti di primo piano di governo: “Lasciate i quadri nelle stanze e se tornate in treno non lo fermate per nessuna ragione…”.

“Cosa fa Schlein, quando arriva Schlein, con chi arriva”, prosegue poi. Ieri sera, spiega, “stavo ad una presentazione di un film sulla sanità pubblica e sulla salute mentale, Kripton, un grido di famiglie che non vedono risposte adeguate” e che chi “sta al governo dovrebbe vedere visto che la sanità l’esecutivo la taglia”. Per Schlein la destra non è affatto sociale, “non esiste la destra sociale”. Anzi “aumenta consapevolmente la povertà”, la “schiaccia e umilia”. Quindi, avanti sulla battaglia per il salario minimo con le “altre opposizioni”.

Dopo la sentenza della Cassazione sul saluto romano, Schlein assicura che i Dem rilanceranno un testo di legge contro “personalità, metodi e simboli del fascismo”. Ma c’è anche il fine vita, dopo il caso del voto in Veneto che ha messo in minoranza il governatore Zaia della Lega con il no della “destra” che “non sorprende” senza negare però la “ferita” della consigliera del Pd che si è astenuta invece di uscire dall’aula consentendo così lo stop del provvedimento.