Cape Canaveral, 19 gen. (askanews) – È l’incipit di un nuovo capitolo nell’era delle esplorazioni spaziali. Descrive l’inizio di un paradigma innovativo dell’accesso allo Spazio in cui un astronauta militare va in orbita grazie alla collaborazione di una compagnia aerospaziale privata, per compiti scientifici ma anche commerciali e, soprattutto, di difesa. E l’Italia, con l’Aeronautica Militare, è tra i primi Paesi a scrivere queste nuove pagine di storia.
Dopo il rinvio di 24 ore per problemi tecnici, è perfettamente riuscito il lancio della navetta spaziale Crew Dragon “Freedom” di Space X dalla base Nasa di Cape Canaveral, in Florida (Usa). A bordo, l’equipaggio della missione privata Ax-3: quattro astronauti, tutti di origini europee, tra cui l’italiano Walter Villadei, Colonnello dell’Arma azzurra, a cui la Difesa italiana ha affidato “Voluntas”, la prima missione aerospaziale italiana, condotta con un partner commerciale, la Axiom Space.
Il motto dell’Aeronautica Militare è “Virtute Siderum Tenus”, “Con valore verso le stelle”, e questa missione rappresenta per la Forza Armata un primo passo d’accesso autonomo in quel dominio che si estende oltre la linea di Karman.
Il Generale di Squadra Aerea Aurelio Colagrande, Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare. “Abbiamo assistito a un’attività che proietta l’Aeronautica Militare verso il secondo centenario della sua storia, abbiamo iniziato alla grande, siamo protagonisti, siamo leader di una nuova dimensione dove l’Aeronautica Militare vuole essere, perché per noi lo spazio è la continuazione dell’atmosfera, dove per 100 anni abbiamo dato un grandissimo contributo al Paese, così come nel prossimo futuro lo daremo nello spazio, per continuare a far crescere l’Italia ed essere un’eccellenza mondiale, non solo europea”.
Villadei, ingegnere aerospaziale, è il pilota della “Freedom”. Con lui a bordo il comandante ispano-americano Michael Lopez-Alégria e gli specialisti di missione Marcus Wandt, astronauta svedese dell’Esa (Agenzia Spaziale europa) e Alper Gezeravci, primo astronauta turco della storia.
Il viaggio della navetta verso la Stazione Spaziale Internazionale durerà 36 ore. Una volta sull’Iss, l’astronauta italiano, per circa 2 settimane, condurrà diversi esperimenti scientifici e test di nuove tecnologie, non solo per l’Aeronautica Militare ma anche per alcune industrie nazionali e per l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) con importanti ricadute per tutti noi sulla Terra.
Immagini: Afp, Axiom Space e Aeronautica Militare.