Milano, 19 gen. (askanews) – Semplicemente Boro, non più Boro Boro, un cambio dei nome artistico che sancisce anche una svolta stilistica. Forte dei suoi successi a cominciare dai 9 dischi di platino ha deciso di lasciarsi alle spalle la parte più scanzonata e goliardica, rinunciando simbolicamente a una parte del suo nome d’arte. Bendicion è il suo primo album, letteralmente dallo spagnolo “benedizione”.
“I successi che sono riuscito a raggingere mi fanno sentire benedetto, tantissimi ragazzi sognano di fare quello che faccio io e anche io ho sognato di porter raccontare le cose che oggi vivo. Poi essere grato non è mai abbastanza, mi sento benedetto da Dio”.
Quindici tracce, di cui 7 inediti, che affrontano diverse tematiche, dalle varie sfaccettature dell’amore passando per episodi estremamente intimi e personali – immerse nel ricco universo sonoro dell’urban latin. Testi anche duri che sono stati criticati ma il cantante torinese risponde così.
“Penso che additare il linguaggio della musica è come nascondersi dietro a un dito, il problema è della società. Io racconto delle cose e non penso di influenzare qualcuno. La canzone cocaina ad esempio è una metafora della mia donna che mi crea dipendenza come una droga e per questo uso il termine cocaina, una similitudine, niente di più”.
Compagni di viaggio in Bendicion alcuni tra i pesi massimi della scena – i rapper Geolier, Fred De Palma, MamboLosco, VillaBanks, ma anche Elettra Lamborghini e Oriana.