Rapporto Community Toscana, le 3 priorità per sostenere l'economia – askanews.it

Rapporto Community Toscana, le 3 priorità per sostenere l'economia

Formazione, semplificazione norme, completare infrastrutture
Gen 18, 2024
Firenze, 18 gen. (askanews) – “La Community Toscana che abbiamo presentato oggi con la sua edizione 2024 ha messo in luce la fotografia dell’economia regionale. Abbiamo presentato un tableau de board che posiziona il territorio rispetto alle altre regioni italiane che ha messo in luce punti di eccellenza della Toscana ma anche qualche ambito di miglioramento”. Pio Parma, senior consultant di “The European House – Ambrosetti” presenta il Rapporto diffuso al meeting annuale 2024 Invest in Tuscany, che si è tenuto a Firenze.

“Su questo fronte – prosegue l’esperto – la community Toscana di European House Ambrosetti ha voluto enfatizzare tre priorità di intervento: la prima riguarda il favorire una maggiore dialogo tra il mondo del lavoro e il mondo della formazione, nell’ottica di fornire sempre più risposte concrete ai bisogni delle imprese in toscane, disposte ovviamente a un’accelerazione tecnologica e non solo”.

“Un secondo ambito di intervento e di attenzione – spiega Pio Parma – riguarda la transizione ecologica e green che è ovviamente al centro del Pnrr nazionale. Su questo tema bisogna puntare con decisione sulle rinnovabili, sulle opportunità delle nuove e forme di energia pensiamo al vettore dell’idrogeno e anche a forme di sburocratizzazione e semplificazione perché i tempi delle imprese non sono allineati ai tempi del pubblico e della politica”.

“Per finire – prosegue – le aziende hanno fatto emergere come esigenza quella di essere supportate nel migliorare i flussi delle loro merci sul territorio. Quindi bisogna completare diversi cantieri infrastrutturali che ci sono, nell’ottica anche di decarbonizzare l’economia e favorire i collegamenti sulla rete stradale e ferroviaria e anche di collegamento con i porti”.

“Tutto questo si chiude in chiave circolare con la digitalizzazione: bisogna fare in modo che le imprese possano accedere a una rete diffusa di banda ultralarga, perché dalla tecnologia digitale possono arrivare nuove forme di business e anche modalità innovative di porre i propri prodotti sul mercato”, conclude Pio Parma.