Giappone: nel ’23 79% turisti stranieri rispetto a livello pre-Covid – askanews.it

Giappone: nel ’23 79% turisti stranieri rispetto a livello pre-Covid

Oltre 25 milioni di arrivi. Tanti sudcoreani, ma pochi cinesi
Gen 17, 2024

Roma, 17 gen. (askanews) – Lo scorso anno il Giappone ha accolto 25,06 milioni di visitatori, raggiungendo il 79% del livello pre-pandemia nel 2019, grazie all’allentamento delle restrizioni alle frontiere e dello yen debole. Lo ha riferito l’Organizzazione nazionale del turismo nipponica (JNTO), diffondendo le sue stime ufficiali.

La cifra per il 2023 si confronta con 3,83 milioni nel 2022, quando i confini del Paese sono stati chiusi ai turisti per la maggior parte dell’anno.

I vicini del Giappone sono tra i maggiori contributori al boom del turismo in entrata. La Corea del Sud, i cui legami politici con il Giappone sono stati ristabiliti sotto la guida del presidente Yoon Suk-yeol e del primo ministro Fumio Kishida, ha inviato 6,95 milioni di visitatori, pari al 28% degli arrivi totali. Si tratta del 25% in più rispetto al 2019 e del numero più alto tra tutti i paesi.

I singaporiani sono aumentati del 20% a 591.300, sfruttando la forza della loro valuta contro lo yen.

I visitatori provenienti da Indonesia, Vietnam e Filippine sono tutti aumentati rispetto a quattro anni prima.

Al contrario, la Cina, un tempo il maggiore paese d’origine del turismo in entrata in Giappone, ha perso slancio, con soli 2,42 milioni di arrivi, ovvero il 25% del livello del 2019, in parte a causa del rallentamento economico e dell’inasprimento delle relazioni per il rilascio da parte del Giappone delle acque reflue trattate della centrale nucleare di Fukushima nell’oceano.

Anche se il totale annuo è risultato inferiore al livello del 2019, gli arrivi mensili hanno superato i livelli del 2019 da ottobre. Solo nel mese di dicembre, il Giappone ha accolto 2,73 milioni di turisti, in crescita dell’8% rispetto a quattro anni prima.

I turisti stranieri hanno speso la cifra-record di 5.290 miliardi di yen (33 miliardi di euro) nel 2023, in aumento del 10% rispetto al 2019. La spesa pro capite è aumentata del 34%.

Con il numero di turisti in aumento, sono tuttavia aumentate le preoccupazioni per la carenza di manodopera e l’eccessivo turismo: congestione e altri problemi causati da un eccesso di turisti.