Roma, 17 gen. (askanews) – Jannik Sinner vola senza problemi al terzo turno degli Australian Open. Dopo aver battuto Van de Zandschulp all’esordio, l’azzurro ha eliminato anche il debuttante Jesper De Jong, n. 161 al mondo in un match che ha assunto i contorni di un allenamento: un triplo 6-2 senza storia in un’ora e 45 minuti. L’azzurro è stato superiore in tutto e non ha mai concesso a De Jong di entrare in partita. Semplicemente perfetto. Sinner archiviava il primo set per 6-2 dopo 35 minuti, con due break all’attivo e dopo aver lasciato 4 punti in altrettanti turni di battuta. Il malcapitato Jesper accusava il colpo, e veniva brekkato anche nel gioco d’apertura del terzo set. E poi di nuovo nel terzo game. Solo sul 6-2 6-2 4-0, Sinner staccava il piede dall’acceleratore, ma ormai i giochi erano fatti. “Ho battuto un giocatore giovane e con grandi potenzialità” ha detto Sinner al termine del match, spendendo parole d’elogio per l’olandese e per il pubblico che l’ha sostenuto: “Questo pubblico mi ha supportato tantissimo, io cerco di non avere paura di nessuno, ma rispetto di tutti”. Sinner tornerà in campo venerdì per il terzo turno contro uno tra Baez e Galan.
“Giocare contro di lui era una novità, dovevo stare attento soprattutto all’inizio. È stata una bella partita: a un certo punto ho giocato davvero bene, servendo e rispondendo bene. Oggi ho giocato meglio rispetto all’esordio con Van de Zandschulp, con il tetto chiuso è diverso e io adoro queste condizioni”, ha detto Jannik Sinner dopo la vittoria al secondo turno degli Australia Open contro l’olandese De Jong. Una formalità per l’azzurro che ha impiegato appena un’ora e 45 minuti, chiudendo con un triplo 6-2. Sinner pensa ai prossimi impegni: “Di sicuro posso migliorare. Oggi ho giocato bene, ma dovremo vedere come reagirò quando i match saranno più combattuti”.
L’azzurro è tornato a parlare anche della vittoria della Coppa Davis e del senso d’appartenenza per l’Italia verso i Giochi Olimpici di Parigi: “Solo dopo averla vinta ti rendi conto di quanto sia importante la Coppa Davis – ha raccontato – ho sempre giocato per l’Italia perché amo rappresentare nel modo giusto la bandiera italiana. È stato davvero bello dare il mio contributo per la vittoria di squadra. Non vedo l’ora che arrivino le Olimpiadi perché ovviamente giochi per te stesso, ma anche per la nazione”.