Bergamo: studenti e cittadini uniti per la sfida della sostenibilità – askanews.it

Bergamo: studenti e cittadini uniti per la sfida della sostenibilità

iSchool e L’Orto Botanico Di Bergamo hanno lavorato ai fornelli insieme
Gen 16, 2024
Roma, 16 gen. – A dieci anni dalla sua fondazione in Inghilterra, nel 2014, l’organizzazione no profit Veganuary (nome nato dall’unione delle parole vegan, vegano, e January, gennaio) è diventata un movimento culturale internazionale e le sue campagne di divulgazione per promuovere il consumo di alimenti di origine vegetale hanno portato al centro del dibattito pubblico i benefici della dieta a base vegetale per la salute e per il pianeta. Così, nel mese dei buoni propositi, anche gli insegnanti e gli studenti della scuola paritaria secondaria iSchool con sede in via Ghislandi e l’Orto botanico di Bergamo hanno voluto dare il loro esempio di “gennaio veg”, unendo le loro forze per un inizio d’anno all’insegna del green.

Con l’originale formula di una scuola di cucina aperta alla cittadinanza, gli studenti dell’Istituto Tecnico Alberghiero di iSchool affiancati dai loro docenti hanno proposto nei locali della scuola l’esperienza vegetariana con alcune serate comprensive di corso di cucina vegetale e cena di degustazione; in tali occasioni, l’Associazione Amici dell’Orto Botanico di Bergamo ha invitato il pubblico a scoprire i menù gustosi preparati dagli studenti con ingredienti di stagione del territorio, per smontare gli stereotipi legati alla dieta a base vegetale.

Ridurre il consumo di prodotti animali si traduce in un impegno significativo per la salvaguardia del Pianeta perché abbassa le emisssioni di gas climalteranti, i consumi idrici e il consumo di suolo della filiera alimentare. Negli ultimi anni, la dieta vegetariana incontra sempre maggiori consensi anche in Italia. Nel 2022, infatti, è stato stimato che 22 milioni di italiani hanno scelto abitualmente alimenti plant-based (ricerca di Unione italiana food e AstraRicerche 2023), con un mercato che, nello stesso anno, ha raggiunto un valore di oltre 490 milioni di euro.

Quest’attenzione alla sostenibilità sta a cuore da tempo ad iSchool. Il percorso di formazione dei futuri chef dell’Istituto Tecnico Alberghiero, infatti, integra nel programma didattico lo studio e la preparazione di piatti senza l’utilizzo di prodotti animali. La conoscenza della materia prima, la capacità di saperla lavorare per valorizzarne ogni sfumatura e l’attenzione verso la filiera produttiva, riducendo al minino anche lo spreco alimentare, sono pilastri della cucina Made in iSchool. Attraverso le cene vegetariane di gennaio, gli studenti si sono trasformati in insegnanti di sostenibilità, mentre sostenitori e Amici dell’Orto Botanico di Bergamo sono diventati apprendisti chef per una sera. In questo laboratorio di sperimentazione e di sapori, gli studenti di iSchool hanno coinvolto in cucina e servito la cena ai 30 ospiti che hanno cucinato, a quattro mani con gli alunni. Tra le proposte: quiche ai funghi, cavolfiore arrosto e pere spadellate con mousse al cioccolato.

“Sostenibilità e innovazione sono valori che, nella nostra cucina e più in generale nella nostra scuola, sono trasmessi sin dal primo anno agli studenti di iSchool. Queste occasioni di incontro e scambio con le realtà del territorio ci permettono di diffondere questi messaggi di sostenibilità e, allo stesso tempo, di poterli raccontare attraverso un’esperienza di gusto che ci auguriamo possa lasciare un ricordo positivo nei nostri ospiti”, affermano Valentina Fibbi e Francesco Malcangi, titolari di iSchool Bergamo.

“L’impegno per sgravare la Terra dall’impatto delle attività umane riguarda tutti noi. Come Orto botanico stiamo lavorando con ragazzi e adulti anche per accrescere la consapevolezza sui temi ambientali e per far capire come la soluzione del grave problema che stiamo vivendo possa venire anche dalle piante. Il lavoro di divulgazione sulla salvaguardia della biodiversità agricola e sulle diete più sostenibili ci trova impegnati in prima linea” – dichiara Gabriele Rinaldi, direttore dell’Orto botanico di bergamo “Lorenzo Rota”.