Pil, Pd: in Liguria dati positivi solo nei settori peculiari – askanews.it

Pil, Pd: in Liguria dati positivi solo nei settori peculiari

“Nessun record, anzi registra aumento maggiore povertà assoluta”
Gen 15, 2024

Genova, 15 gen. (askanews) – “Il report Ambrosetti è un lavoro serio e, anche nel comunicare i dati, per enfatizzare alcuni risultati, mi aspettavo altrettanta serietà nelle dichiarazioni, altrimenti anche il report viene svilito. È ovvio che la Regione Liguria sia al primo posto per l’economia del mare, dei teu movimentati, del fatturato della floricultura e secondo per numero di croceristi, i dati positivi su queste voci sono da considerarsi scontati, sono il risultato di una storia e di quelle che sono le peculiarità della nostra regione, sarebbe incomprensibile trovarsi al di sotto di queste posizioni”. Lo afferma in una nota il segretario ligure del Pd Davide Natale, commentando i dati del Forum Ambrosetti sull’economia della Liguria.

“Quello che ci deve preoccupare – sottolinea Natale – è che la Liguria è ultima per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, sedicesima per la raccolta differenziata e per conferimento rifiuti in discarica, sempre sedicesima per la presenza di imprese femminili e per i bambini zero-due anni iscritti al nido, undicesima per il tasso di occupazione femminile, quattordicesima per la percentuale di laureati e decimi per la speranza di vita. In pratica lì dove le politiche della giunta regionale dovrebbero incidere assistiamo a un vero e proprio fallimento”.

“Il Pil pro capite – conclude il segretario del Pd Liguria – è aumentato del 5,1%, ma in termini assoluti è tra i più bassi di tutto il Nord. Mentre per il reddito pro capite, noi siamo al decimo posto sotto tutte le regioni del Nord, comprese Lazio, Toscana ed Emilia Romagna. La Regione inoltre dimentica un dato: nel 2022 la Liguria registra l’aumento maggiore di povertà assoluta con un +8,5%. Ha avviato progetti del Pnrr per meno del 27% dei suoi fondi e ne ha aggiudicati solo il 7,5%. C’è quindi poco da gioire e tanto ancora su cui lavorare”.