Milano, 15 gen. (askanews) – Ricaricare l’auto elettrica in strada come a casa, senza limiti di tempo. Dopo l’installazione pilota a Brescia, A2A inaugura a Milano, in via Manara nei pressi del Tribunale, le colonnine di ricarica City Plug, progettate dalla utility e disegnate da Giugiaro Architettura.
Le City Plug sono colonnine di ricarica compatte collegabili ai pali della luce elettrica con una potenza fino a 7 Kw “non impattanti sulla rete cittadina” e con energia da fonti rinnovabili. Non avranno spazi dedicati ma, grazie alle dimensioni ridotte, saranno presenti capillarmente nelle aree di sosta blu e gialle della città per conciliare l’incremento delle infrastrutture per veicoli elettrici con la tutela degli spazi urbani. Inoltre, grazie al loro sistema di bilanciamento sulle varie prese, le colonnine permettono di minimizzare il carico sulla rete elettrica urbana e ogni colonnina può caricare fino a 7 auto.
A2A punta a installare circa 4mila punti di ricarica a Milano nei prossimi due anni, quasi triplicando la disponibilità attuale, suddivisi in 285 stazioni distribuite uniformemente su tutto il territorio comunale e portando Milano a essere la città con la maggior densità di punti di ricarica pubblica d’Italia e tra i vertici in Europa insieme a Parigi, Londra e Amsterdam. Nel piano industriale A2A ha indicato l’obiettivo di installare 22mila colonnine al 2030 in tutta Italia.
“Le City Plug progettate da A2A E-Mobility costituiscono una splendida rivoluzione per Milano e per l’intero sistema della mobilità urbana sostenibile. La presenza capillare e discreta di colonnine di ricarica nei parcheggi non solo avvicinerà la nostra città alle grandi metropoli del mondo che hanno già adottato sistemi simili, ma darà un positivo impulso alla diffusione di veicoli elettrici”, commenta il Sindaco di Milano Giuseppe Sala. Il sindaco ha detto che a Milano il 60% delle colonnine previste sarà installato da A2A “entro l’anno”.
“A2A scommette sul fatto che il capoluogo lombardo, anche grazie a questa capillare infrastruttura, accelererà la transizione elettrica, e per questo ha progettato soluzioni che, riducendo sensibilmente il costo di investimento, non richiedono uno stallo dedicato, né fissano un tempo limite di occupazione della colonnina, come invece avviene oggi per ogni altra colonnina sul territorio nazionale”, afferma Renato Mazzoncini, Ad di A2A.