Roma, 13 gen. (askanews) – “M62, F36 e ora MJ5. Tutti gli orsi che il presidente della PAT aveva in un modo o nell’altro condannato a morte sono effettivamente deceduti. Sono morti in circostanze che non possono essere considerate né misteriose né fortuite. Secondo l’Ente Nazionale Protezione Animali, infatti, dietro questi decessi – troppo numerosi e troppo ravvicinati nel tempo per pensare a un evento fortuito – non può che esserci la mano dell’uomo, mossa da un disegno preciso: eliminare i plantigradi del Trentino. D’altro canto lo stesso presidente della PAT nei giorni scorsi ha annunciato la presentazione di un disegno di legge regionale per autorizzare il Trentino a massacrare otto orsi l’anno”. E’ quanto denuncia l’Enpa in una nota. “Come già fatto nel caso di M62 e di F36 – si legge – anche per MJ5 Enpa sta presentando alla Procura della Repubblica di Trento una denuncia per uccisione di animali di specie protetta, ipotizzando un atto di bracconaggio. L’iniziativa è finalizzata non soltanto a individuare eventuali responsabili per la morte di MJ5, qualora fosse accertato la natura dolosa del decesso – quasi certa, visto il ripetersi di queste situazioni – ma anche ad evitare che la Provincia Autonoma di Trento faccia calare ancora una volta il silenzio su questi fatti. Oltre alla magistratura, l’associazione animalista chiama in causa, con una lettera a Bruxelles, anche la Commissione europea, in considerazione del fatto che i plantigradi godono di un regime di protezione rafforzato, accordato loro dalla direttiva Habitat”. (Segue)