Milano, 10 gen. (askanews) – Il picco dei tassi di interesse è stato raggiunto, ma non scenderanno a breve. La previsione è di un primo taglio da parte della Bce più probabilmente a giugno. Lo hanno detto Barbara Castellano, managing director e global analytics di S&P, e Sylvain Broyer, capo economista Emea, nel corso della 2024 Italy annual press conference dell’agenzia di rating.
“‘Nuove regole, nuovo libretto istruzioni (new rules, new playbook’ è il titolo che abbiamo dato al nostro credit global outlook, perchè benchè le economiche sono state resilienti durante la pandemia, e anche dopo, ci sono stati squilibri molto importanti che stanno provocando effetti sui mercati”, ha spiegato Castellano. “Una parte di questi effetti l’abbiamo già visto nel 2023 con l’aumento dell’inflazione e il rallentamento della crescita economica, sono elementi che ci preoccupano, ma l’elemento più preoccupante per noi è il rialzo dei tassi di interesse che non andranno giù presto, non è la previsione che abbiamo. Quindi siamo di fronte a un nuovo paradigma in Europa che, dopo tassi bassi per un lungo periodo, adesso deve fare i conti con tassi diversi. Le nostre emittenti – Stati, società banche – devono adattarsi a un nuovo paradigma legato a tassi di interesse significativamente più alti rispetto a quelli che abbiamo visto in passato” e questo peserà sui rifinanziamenti, soprattutto per le società con rating più bassi.
A oggi le stime di S&P sono di un tasso annuale di inflazione al 2,9% per l’anno in corso, per poi raggiungere il target del 2% sono nel 2025, ha spiegato Broyer.