Roma, 10 gen. (askanews) – Un medico ai posti di blocco dei vigili urbani, per contestare in flagranza la guida sotto l’effetto di stupefacenti e rendere più efficaci le sanzioni. E’ il contenuto di un nuovo protocollo cui la Polizia locale di Roma, con la guida del comandante Mario De Sclavis appena insediato, sta lavorando con le Asl della Capitale. A quanto è emerso nell’incontro informale con la stampa organizzato questo pomeriggio dai nuovi vertici della polizia locale nel Comando generale di via della Consolazione, al momento non è possibile contestare questa violazione da parte dei soli vigili, come invece avviene per i tassi alcolici. I test attualmente disponibii, infatti, possono rilevare solamente la presenza di alcune sostanze stupefacenti nel corpo del guidatore, ma non accertarne legalmente l’influenza sul comportamento al volante.
Con questo protocollo, che adeguerà le attuali procedure, nei posti di blocco della polizia locale che sorvegliano le aree più interessate dalla movida e dal traffico serale, un medico potrà correttamente certificare lo stato di guida sotto l’effetto di stupefacenti, sostenendo i risultati dei test e rendendo efficace le sanzioni previste dai codici. Le strutture di via della Conciliazione sono al lavoro per sottoscrivere il protocollo e renderlo esecutivo il prima possibile.