Milano, 10 gen. (askanews) – Dopo 6 anni di attività e una partecipazione combattuta a XFactor i Tropea fanno sentire di cosa sono capaci nel loro primo disco “Serole”, che prende il nome del paese nelle langhe dove si trova il casolare dove si trovano a comporre.
“Siamo “Geolocalizzati”, ci piacciono i nomi di luogi e il nostro social di riferimento è Googlemaps, quendo dobbiamo cercare qualcosa andiamo su Googlemaps”.
“Serole” è il senso di concretezza che i Tropea hanno voluto dare a un lungo percorso di registrazioni e creazione che gli ha permesso di concepire le 10 tracce contenute nel disco.
C’è tutto noi in questo album, c’è tanto Googlemaps ci sono le esperienze di questi anni, canzoni prese dall’inizio e brani nuove, scritte da noi e suonate da Claudio”.
Un lavoro che unisce l’amore, la tristezza, l’amarezza e la dolcezza di una generazione che cerca il suo posto nel mondo.
“Se fossimo esistiti negli 60-70 saremmo uno dei gruppi della controcultura che hanno la missione di contrastare e conterstare, oggi è più difficile farlo ma noi la rivendichiamo con orgoglio”.
Quest’inverno i Tropea saranno protagonisti di un tour in giro per i principali club della penisola, nella dimensione che più appartiene loro, live sul palcoscenico.