Roma, 10 gen. (askanews) – Centinaia dipersone si precipitano verso i camion che trasportano farina e cibo a Gaza City. Alcuni si arrampicano per arrivare prima e lanciano sacchi a terra.
Una decina di veicoli ha attraversato la Striscia di Gaza trasportando aiuti da diversi paesi, tra cui l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti e l’Egitto, oltre al Programma alimentare mondiale. Ma mentre i combattimenti entrano nel quarto mese, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che la sua capacità di fornire aiuti e sostenere gli ospedali a Gaza si sta “riducendo”.
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, al suo quarto tour in Medio Oriente dall’inizio della guerra, il 7 ottobre scorso, incontrerà il leader dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas (Abu Mazen) che Washington spera possa governare Gaza dopo la fine della guerra di Israele con Hamas. Blinken ha già incontrato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, a Tel Aviv, a cui ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti ma ha anche invitato Israele a fare di più per proteggere coloro che sono intrappolati nel territorio palestinese, affermando che “il bilancio giornaliero dei civili a Gaza, in particolare bambini, è decisamente troppo alto”.