Milano, 9 gen. (askanews) – “Presenteremo una mozione per chiedere al Consiglio regionale della Lombardia di avviare un’interlocuzione con il Governo, volta alla revisione della normativa inerente al ‘Payback sanitario’. Questa norma stabilisce che una parte dello sforamento, rispetto al tetto per l’acquisto dei dispositivi medici su base regionale, sia addossato alle imprese fornitrici. Un’anomalia che metterebbe in crisi circa tre imprese su cinque operanti nel settore”. Lo ha annunciato con una nota il capogruppo del M5s al Pirellone, Nicola Di Marco.
“Non stiamo parlando di colossi, ma di quelle piccole medie imprese che rappresentano la spina dorsale del nostro tessuto sociale. Abbiamo ritenuto importante che i rappresentanti delle Pmi Sanità Lombardia fossero ascoltati in Commissione, perché le criticità relative al così detto ‘Payback sanitario’ riguardano oltre 700 imprese con i relativi dipendenti, nella sola Milano. Imprese che rischiano di chiudere, qualora la normativa, sulla quale diversi ricorsi al Tar hanno già individuato quattro profili di incostituzionalità, non venisse rivista” ha osservato.
“Uno scenario che finirebbe per favorire multinazionali e colossi del settore, ma che soprattutto, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe mettere a rischio le stesse forniture sanitarie nei luoghi di cura. Diverse Regioni italiane si sono già mosse, riteniamo che anche Regione Lombardia debba fare la propria parte, essendo le sue imprese le più interessate dalle possibili conseguenze. Serve la volontà politica di presentare un atto il più possibile condiviso da tutte le forze politiche” ha continuato Di Marco.
“Oggi in commissione i rappresentanti dei partiti di maggioranza e opposizione si sono detti disponibili a lavorare in tal senso e come Movimento Cinque Stelle siamo pronti a dare concretezza a questo impegno condiviso” ha concluso il capogruppo pentastellato al termine dell’audizione oggi pomeriggio nell’ambito dei lavori della III Commissione – Sanità del Pirellone.