Venezia,9 gen. (askanews) – Informazione, qualità e compensi dignitosi: un tavolo regionale sul lavoro autonomo giornalistico che da anni, in tutte le realtà editoriali, sconta condizioni di sfruttamento e di fortissima precarietà. Lo istituirà il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha raccolto la sollecitazione emersa nel corso dell’incontro con una delegazione del Sindacato giornalisti Veneto e dell’Ordine, dei cdr e dei collaboratori delle testate venete di Athesis, stamane, martedì 9 gennaio, a Palazzo Balbi.
Pagato a cottimo, costi tutti a tuo carico, non puoi ammalarti, se fai ferie non guadagni, nessuno “scatto di anzianità” o progressione, e il paradosso che la tua situazione invece di migliorare – anche dopo venti o trent’anni di lavoro – peggiora in un contesto di assenza di futuro professionale: questo il quadro emerso dalle testimonianze di chi fa il giornalista con il classico contrattato di collaborazione coordinata continuativa.
“Bene il tavolo, ne parlerò con l’assessorato competente – ha detto Zaia – perché i giornalisti sono lavoratori come gli altri e se ci sono situazioni critiche e giusto che la Regione faccia quanto di sua competenza e se possiamo fare da apripista a livello nazionale per contribuire magari a un nuovo modello contrattuale tanto meglio. Ma nell’approcciare questo tavolo, che radunerà tutti i soggetti interessati a partire dalle aziende, non possiamo dimenticarci della componente democratica e costituzionale che riveste la vostra professione. Non mi stancherò mai di ripetere quanto l’informazione locale sia stata decisiva nel gestire l’emergenza Covid”.
La stessa delegazione, guidata dalla segretaria regionale di Sgv, Monica Andolfatto e dal vice segretario Massimo Zennaro, con il vicepresidente dell’Ordine, Matteo Guarda, è stata ricevuta quindi a Palazzo Ferro Fini, dal presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti.