Roma, 5 gen. (askanews) – “È una commissione della presidenza del Consiglio, e visto che la mia nomina non risulta essere un’iniziativa della presidente del Consiglio lascio senz’altro l’incarico. Peccato, ci perdono qualcosa… Ma a me semplificherà la vita”. Con queste parole Giuliano Amato, ex premier ed ex presidente della Corte costituzionale reagisce, in un colloquio con il Corriere della Sera, alle parole di ieri della premier Giorgia Meloni sull’opportunità di lasciare Amato alla guida della cosiddetta Commissione algoritmi.
“Credo si sappia che non sia una mia iniziativa”, aveva detto ieri nella conferenza stampa di fine anno Meloni, ribadendo così l’irritazione fatta trapelare a fine ottobre, quando il sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria Alberto Barachini annunciò che Amato avrebbe presieduto il gruppo di studio sull’impatto dell’Intelligenza artificiale su informazione e editoria. Meloni non ne sapeva niente, fece sapere, e così Barachini dovette scusarsi per aver provocato un “disguido di comunicazione”.