Roma, 4 gen. (askanews) – “L’autonomia differenziata si tiene perfettamenete con il premierato perché c’è un problema di sbilanciamento nel rapporto tra Regioni e Stato centrale: oggi ci troviamo con presidenti di Regione eletti direttamente che hanno un rapporto di forza sbilanciato con presidenti del Consiglio, che durano mediamente molto meno e che non sono eletti direttamente. Ripristinare questo equilibrio puo’ essere importante. Credo che a uno Stato forte deve corrispondere autonomie forti, il meccanismo si tiene così”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo a una domanda nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno.
“Non credo nelle” paventate “sperequazioni nord-Sud perché, al di là del lavoro sui Lep che nessuno aveva mai fatto, l’autonomia – ha sottolineato Meloni – non si applica nel senso che, come racconta qualcuno, tolgo a una Regione per dare a un’altra ma stabilisce il principio che se tu gestisci bene le tue competenze e risorse lo Stato può valutare, nel suo rapporto con quella Regione, di darti altri competenze. Penso possa essere un volano anche per il Sud, un volano” che passa anche per la “responsabilizzazione della classe dirigente” del Sud.
“Non mi stupisce – ha concluso la premier – che i primi a schierarsi contro l’auonomia siano anche quelli che per esempio spendono peggio i fondi europei”.