Roma, 3 gen. (askanews) – Decine di persone sono scese in strada a Ramallah per protestare contro l’uccisione del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, in un attacco a Beirut, in Libano. “Hamas rimarrà, anche se tutti i leader venissero martirizzati”, hanno gridato i manifestanti nella Cisgiordania occupata.
L’esercito israeliano ha detto di essere “preparato a qualsiasi scenario” dopo la sua uccisione, alimentando i timori che la guerra nella Striscia di Gaza possa sfociare in un più ampio conflitto nella regione.
Un alto funzionario della sicurezza libanese ha dichiarato alla France Presse che al-Arouri è stato ucciso insieme alle sue guardie del corpo in un attacco di Israele; anche la tv di Hamas ha riferito che ad uccidere Arouri è stato l’esercito israeliano.
“Abbiamo sentito il rumore di un’esplosione, poi un’altra esplosione, seguita da una terza pochi secondi dopo. C’era molto fumo. L’esplosione ha scosso il nostro ufficio”, racconta un testimone a Beirut. “A causa delle dimensioni dell’esplosione siamo corsi fuori e abbiamo visto parti di corpi a terra, auto in fiamme e l’appartamento al piano superiore che è stato colpito e interamente distrutto”.
Il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari non ha commentato direttamente l’uccisione, ma ha sottolineato che le forze armate sono preparate su tutti i fronti, nella difesa e nell’offesa. “Siamo preparatissimi per qualsiasi scenario” ha detto.
Israele ha già annunciato la morte a Gaza di comandanti e funzionari di Hamas dal 7 ottobre scorso, ma Arouri è la figura di più alto profilo ad essere stata uccisa; la sua morte è avvenuta nel primo attacco alla capitale libanese dall’inizio delle ostilità.