Milano, 2 gen. (askanews) -Una decisione epocale: la Corte Suprema israeliana frena la riforma della giustizia del governo Benjamin Netanyahu. I giudici, 8 su 15, hanno votato per annullare la legge approvata dalla Knesset fra continue manifestazioni di protesta, una legge che toglieva alla magistratura il diritto di pronunciarsi sulla “ragionevolezza” delle decisioni del governo o del parlamento israeliano. Un diritto utilizzato fin qui dalla Corte per annullare le decisioni del governo ritenute incostituzionali.
Proprio il timore che la riforma limitasse i poteri della magistratura in modo squilibrato ha scatenato polemiche politiche e molte proteste di piazza contro il governo.
L’intera vicenda aveva molto indebolito il governo di estrema destra guidato da Benjamin Netanyahu. Poi l’assalto del 7 ottobre di Hamas in Israele ha ricompattato l’opinione pubblica e portato a un esecutivo di unità nazionale.
La sentenza della Corte Suprema, un documento di ben 738 pagine, ora potrebbe riaccendere una vera crisi istituzionale nel paese.