Trieste, 20 dic. (askanews) – Autonomia avanti tutta. Lo ha detto e ripetuto Mauro Bordin nel corso della conferenza stampa di fine anno, tracciando il bilancio dei suoi primi otto mesi da presidente del Consiglio regionale. Perché il Friuli Venezia Giulia ha già dimostrato, attraverso il lavoro delle amministrazioni che si sono succedute nel tempo, “una buona gestione delle risorse finanziarie” e questo ha sempreconsentito “una pronta risposta alle situazioni di emergenza: com’era successo in passato per il Covid, quest’estate abbiamo subito messo a disposizione i fondi per l’emergenza maltempo”. La sintesi del presidente è che “con l’autonomia è possibile migliorare la qualità della vita dei propri cittadini”. E dunque bisogna insistere.
“Alcuni percorsi – ha spiegato Bordin ai giornalisti radunati nell’aula di piazza Oberdan, alla presenza del vicepresidente Francesco Russo, dei vertici degli organismi di garanzia e dei dirigenti apicali del Consiglio regionale – sono stati già attivati, vedi le competenze dell’Ufficio scolastico regionale, mentre altri andranno approfonditi, e penso soprattutto alla sanità. Di sicuro non dobbiamo fermarci. E in gennaio incontreremo anche il rinnovato vertice della Commissione paritetica Stato-Regione”.
Il presidente non si è sottratto di fronte alla domanda secca, quasi da derby: prima l’autonomia o il presidenzialismo? “Prima l’autonomia – ha risposto senza esitazioni -: la storia del Friuli Venezia Giulia dimostra che si tratta di una grande opportunità e non se ne deve avere paura. Chi la teme forse non è convinto delle sue capacità di gestire il territorio”. Più tiepida la posizione sul presidenzialismo: “Se venisse adottato a livello nazionale, innescherebbe meccanismi simili a quelli delle Regioni. Il suo merito è garantire la stabilità, il suo limite la riduzione degli spazi di confronto”.
Sull’immigrazione invece, altro tema di stretta attualità, Bordin invita all’equilibrio: “Chi propone soluzioni semplici lo fa per motivi di comunicazione, in realtà è un argomento complesso”.