Udine, 18 dic. (askanews) – Da una parte c’è l’orgoglio per quanto è stato realizzato, dall’altra il desiderio di fare ancora meglio.I sessant’anni dello Statuto di autonomia del Friuli Venezia Giulia non sono un argomento riservato in via esclusiva agli studiosi di storia. Lo si è compreso oggi, durante la presentazione del volume speciale realizzato dal Consiglio regionale e curato da Elena D’Orlando e Roberto Toniatti, che propone dieci contributi di alto profilo su altrettante questioni-chiave, dall’autonomia legislativa alla forma di governo, dai rapporti internazionali agli strumenti finanziari.
“Grazie all’autonomia speciale – ha ricordato nella sede della Regione di via Sabbadini il presidente del Cr Fvg, Mauro Bordin, spostando ben presto l’attenzione dal passato al futuro – abbiamo oggi un alto livello di servizi e di qualità della vita, oltre a risorse finanziarie importanti da utilizzare per le nostre comunità. Ma dobbiamo crearci spazi ulteriori, come abbiamo fatto di recente con i tributi immobiliari. Immagino maggiori autonomie finanziarie ma penso anche al settore della sanità, che ci vede attualmente ancora vincolati a scelte nazionali”.
E su questo aspetto il presidente auspica “che le diverse forze politiche lavorino unite per rivendicare ulteriori spazi di autonomia, senza dividersi: la compattezza politica in queste situazioni diventa determinante”. “Anche a livello nazionale – ha aggiunto Bordin – io penso che dell’autonomia non si debba avere paura: il Fvg è la dimostrazione concreta che può essere un’opportunità di decidere nel modo migliore sul benessere dei propri cittadini”. Nel ringraziare gli studiosi che hanno dato il loro contributo al volume, il giornalista Rossano Cattivello che l’ha coordinato e l’Ufficio di gabinetto del Cr “per l’ottimo lavoro svolto in tempi stretti”, Bordin ha ripercorso rapidamente la genesi dello statuto e ha ricordato che questi sessant’anni “coincidono con i 50 anni dalla scomparsa di Tiziano Tessitori, al quale va tributato un grande riconoscimento da parte della nostra comunità regionale. Il tempo porta purtroppo sempre all’oblio, ma la sua battaglia coraggiosa rimane”.