LMilano, 5 dic. (askanews) – Una giornata di forte commozione per dare l’ultimo saluto a Giulia. Oltre diecimila persone hanno partecipato ai funerali a Padova di Giulia Cecchettin, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. La gente ha riempito la piazza antistante la basilica di Santa Giustina che ha accolto al suo interno i parenti e gli amici della famiglia insieme ai rappresentanti delle istituzioni, dal ministro della Giustizia Nordio al governatore del Veneto, Zaia.
Il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, durante la sua omelia ha detto che “la conclusione di questa storia lascia in noi amarezza, tristezza, a tratti anche rabbia ma quanto abbiamo vissuto ha reso evidente anche il desiderio di trasformare il dolore in impegno per l’edificazione di una società e un mondo migliori, che abbiano al centro il rispetto della persona”.
Particolarmente commovente il discorso del padre di Giulia, Gino Cecchettin. Quattro pagine per sintetizzare il dolore per la perdita della figlia ma anche per parlare di femminicidi e patriarcato e di come da questa tragedia possa venire una svolta. Poi il passaggio più personale e commovente, quando il padre ha citato il poeta Gibran.
“La vita non è una questione di come sopravvivere nella tempesta ma di come danzare nella pioggia. Cara Giulia è giunto il momento di lasciarti andare: salutaci la mamma. Ti penso abbracciata a lei e alla speranza che strette insieme il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me, non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto ma anche ad imparare a danzare sotto la pioggia”.
Tanti applausi prima e dopo la cerimonia hanno accompagnato il feretro all’ingresso e all’uscita dalla basilica.